Pedine

16 Novembre 2007
1
2 minuti di lettura

Il bello di un gioco è che ti diverti, pur sapendo che prima o poi finirai di giocare.
Il bello di un gioco è di non sapere come andrà a finire, e lì ti nutri di emozioni forti e ti senti più vivo.

Immagina adesso un gioco che si ripete sempre uguale, quando finisce ricomincia, per poi ancora finire sempre nel medesimo modo.
Immagina 2 anni della tua vita trascinati in questo gioco, e lì sei solo una pedina, consapevole di come finirà la partita, ma con una voglia infinita di cambiare le regole, di cambiare il finale, di non lasciare che il re nero venga mangiato dal bianco perchè la regina nera, annoiata, lo ha tradito.

Adesso non voglio parlare del re, il re è morto, il re è fuori dalla scacchiera.
Voglio concentrarmi su quella regina, sola con quel bianco che neanche conosce, e non sa se è un re, un alfiere o un pedone di merda.
Vorrei capire perchè la regina ha deciso di nutrirsi di dolore e fallimenti quando tutti quelli che la guardano da fuori giurano che è bellissima, che è speciale, che è un sogno di regina… e lei non crede a nessuno, si chiude nel suo maniero di solitudine, non merita e mai meriterà la felicità fino a quando non comincerà un nuovo gioco, il momento perfetto per poter ancora vivere quelle emozioni forti (e tristemente non autentiche), nell’illusione che sarà l’unico modo in cui è capace di amare.

PREGHIERA DI UN RE
Ti ho visto regina, ti ho letto nel cuore
non puoi fuggire questa verità ancora a lungo
le tue forme sono incanto ai miei occhi
la tua anima è un gioco di luci ed ombre
i tuoi occhi sono specchi dell’abisso ed insieme sogno d’amore
la tua colpa, una finzione costruita abilmente…
non puoi ignorare a lungo il giudizio di chi ti ama.

Il tuo re è morto, e ti guarda coi medesimi occhi
occhi di comprensione e scolpita con l’acciaio la certezza
di quanta gioia meriti la sua regina
di quanto amore autentico ella sia in grado di donare

Il tuo re ti amerà per sempre, con un peso sul cuore
perchè è stato incapace di cambiare il tuo gioco
pur credendoci fino alla fine della sua vita

E scorre questo tempo in un fiume di dolore
consapevole che passerà, perchè anche questo passerà
con la certezza di aver lasciato un seme
dolce regina
che presto germoglierà
in un nuovo gioco
con un finale nuovo

Prega il tuo re ogni giorno
perchè la luce divina allontani il pazzo demone che ha indurito il tuo cuore
e lo fa dal paradiso
ove ai re si dà ascolto

Prega il tuo re che trovi la forza
la sua regina
di guardarsi con occhi nuovi
perchè un pezzo di paradiso
è già dentro di lei
angelo triste
consumato dalle bugie di colpe trasmesse
e quando c’è del paradiso in noi
allora dio ci dà ascolto

Prega il tuo re, nel silenzio della distanza
e poi si posa, sulla nuvola
cantando la sua disfatta e forgiando la tua rinascita

La vita è meravigliosa
cambiare è una sfida
prega il tuo re, che questo sia il tuo nuovo gioco.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

1 Comment

  1. ciao scusa nn sapevo dove srivere,xkè ti volevo ringraziare x il tuo commento nel mio blog,anxkè se lo hai scritto ora,xkè ogni punto di vista credimi x me è molto importante, nn sto ancora bene mi faccio sempre mille domande,spero ke prima o dopo passi.ciao amar

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

14 Novembre 2007

Prossimo articolo

Hjørdis

Le ultime da Diario

una favola antica

C’era una volta un pianeta molto bello e popolato. Le persone di quel pianeta vivevano la propria esistenza lavorando e facendo l’amore:

Perchè scrivo in un blog

Me lo chiedo dal momento in cui sono passato dal diario tradizionale, agenda che puntualmente mio padre mi regalava all’inizio dell’anno nuovo,

Hasta la vista, Diego

Sono passati poco più di 7 anni da quando ho concluso la mia prima bellissima esperienza di cammino a piedi sulla Via
TornaSu