Abbasso il suffragio universale

6 Novembre 2024
5 minuti di lettura

Mio caro Corrado Santiago, ed anche a te Edoardo che non sei ancora venuto al mondo e che spero un giorno leggerai i pensieri del tuo vecchio, oggi ho deciso di scrivere un post sul blog in questa particolare sezione dedicata a voi perché è successo qualcosa che mi ha impensierito: l’America ha eletto il suo presidente e considerato l’esito delle elezioni credo di iniziare a credere che il suffragio universale (ovverosia la possibilità per tutti di votare) sia ai giorni nostri un diritto potenzialmente pericoloso e questo perchè, ai giorni nostri, la maggior parte delle persone chiamate a votare sono disprezzabili ed ignoranti ed in quanto tali non vedono problemi a votare una persona che rispecchi in pieno la loro essenza. Dopo esserselo già accollato una volta, averla scampata la seconda, ecco che tornano di nuovo ad eleggere come loro presidente un uomo ricco e rozzo, quel tipo di persona che quando il vostro vecchio era più giovane, nessuno si sarebbe mai sognato di votare e che al massimo potevamo sfottere. Dovete sapere che i politici non sono mai stati una grande razza, al contrario, credo siano ladri ed arraffoni e probabilmente le cose non cambieranno quando sarete grandi per ragioni credo legate al carattere di chi brama il potere, ma quelli di una volta avevano almeno un loro contegno, parlavano con stile e non si sarebbero mai sognati di dire che gli immigrati mangiano cani, che le donne devono stare in casa a fare figli e che ci sono i poteri forti che governano e condizionano i nostri cervelli con dei chip cerebrali… beh, quest’ultima cosa, il presidente in questione non l’ha detta, ma riassume il tipo di informazioni che quest’uomo, ad 80 anni suonati, va blaterando alla sua platea di elettori. Ciò che succede in America purtroppo è anche lo specchio “estremo” di quello che avviene anche in altre parti del mondo, in Italia non ce la passiamo mica diversamente, abbiamo una presidente donna che in televisione dice una cosa e che poi ne fa un’altra; ed anche da altre parti non c’è da stare allegri, le destre più estreme salgono al potere per ogni dove, in alcuni paesi poi ci sono persone che decidono su tutto e che costringono le persone a fare come dicono loro. A volte mi sembra che alla gente stia bene così, che in fondo la libertà di cui tutti parliamo è qualcosa che nessuno conosce davvero, perché quando abbiamo paura o stiamo male, siamo disposti a rinunciarvi senza pensarci troppo.

Naturalmente, il tuo vecchio non vuole dirvi che tutte le persone siano così, purtroppo però ce n’è un numero sufficiente per far andare a comandare persone come Trump appunto, e quando mi metto davanti la tv a sentire questo tizio che parla, penso che stiamo tornando indietro, terribilmente indietro, quando i faraoni si ergevano sopra i loro sudditi/schiavi come dei, anzi… erano proprio presi per dei, e tutti li osannavano anche se vivevano una vita da schifo perché alla fine, l’uomo comune è come una pecora che ha bisogno del suo pastore, cerca sempre qualcuno da seguire, e quando un aspirante pastore gli fa credere che stanno arrivando i lupi e che faranno una strage di pecore mai vista, ecco che in un attimo quel pastore diventa il loro preferito, anche se in realtà i lupi di cui parlava erano solo altre pecore, solo un po’ più tristi e malandate.

Quando rileggevo la storia della nostra specie, mi figuravo il nostro livello di civilizzazione nella forma di una curva in salita, con la parte più bassa che iniziava col Medioevo. Ho sempre creduto che la nostra civiltà, col passare del tempo, si sia evoluta, conquistando sempre nuovi diritti civili, attutendo sempre più le intolleranze (o almeno rendendole fuori moda), tutti possono scegliere oggi chi votare ma… torno a chiedermi se quest’ultima possibilità dovesse farci tornare a com’eravamo quando obbedivamo ad un potere più forte, senza libertà di parola, con la paura di poter essere uccisi, noi come le nostre famiglie, ha davvero un senso continuare a vederla come una conquista? Certo, il tuo vecchio non ha mai provato così significava essere oppressi, e non l’hanno neanche provato tutte queste persone che hanno votato Trump, perché alcuni modi di essere e di parlare di quest’uomo mi ricordano certa gente pericolosa che è vissuta appena 1 secolo fa. La maggior parte della gente sembra impazzita, sembra che abbia perso il senso del bello e del giusto, perché non puoi mettere sopra di te uno come lui, a meno che tu non stia ignorando la storia passata. Quest’uomo ha avuto il coraggio di minacciare quella stessa democrazia che oggi gli ha consentito di diventare presidente: quando alle scorse elezioni ha perso contro Biden (che alla fine era solo il male minore), ha imbeccato quegli esaltati dei suoi seguaci perché scatenassero una rivolta. Anche quest’anno ha minacciato conseguenze nel caso in cui non sarebbe stato eletto, ed una persona così è stata votata da più della metà del popolo americano… e sono tanti sai!

La mia paura, miei cari figli, è che tra 10 anni voi possiate ritrovarvi in una società diversa, un mondo dove lo straniero viene cacciato perché indesiderato, dove le persone avranno perso le libertà duramente conquistate negli ultimi 50 anni, dove ad essere acclamati sono gli uomini pieni di soldi che parlano e pensano come l’ultimo degli ignoranti, piuttosto che i filosofi, gli storici, i poeti; un mondo dove l’apparenza continuerà a contare ancora più della sostanza. Il vero dramma di questa società poi è che pochi si rendono davvero conto di quello che accade, perché al sig. Melone che vive nel quartiere degradato di Roma e a cui gli frega solo di avere un amante spregiudicata perché la moglie lo annoia, che non sopporta i marocchini che gli chiedono i soldi al supermercato, che si lamenta perché non ha i soldi per comprarsi la Lamborghini… ad uno come lui cosa gli racconti dei diritti conquistati dalle minoranze, del pensiero critico che ti permette di non cadere trappola delle bufale e della manipolazione altrui, cosa ne sa il Sig. Melone della fame nel mondo, delle guerre scatenate dai veri poteri forti per il loro tornaconto, lui continuerà a credere alle scie chimiche, alle radiazioni del 5g, agli immigrati che mangiano gli animali domestici, ai vaccini che ci faranno crepare tutti, e vuole che a controllare tutto il suo mondo ci sia uno con il polso duro, uno che manda la polizia a picchiare i giovani che manifestano nelle piazze contro la “deportazione” di chi non è italiano (o americano), uno che mette le cose a posto… poi la sua vita continuerà ad essere merdosa perché è come quella pecora a cui è stato detto che stanno arrivando i lupi: il pastore non gli darà mica da mangiare, al massimo farà fare delle scatolette di carne da vendere in un discount con le carcasse delle povere pecore malate e sofferenti che sono state spacciate per lupi. Ecco… a conti fatti, tornando al discorso sul suffragio universale, togliere la possibilità di votare a chi non è più in grado di pensare non credo sia una grande perdita per la società, al contrario. Certo, il problema poi sarebbe: e chi controlla il controllore? Chi decide chi non è in grado di pensare e chi invece ne è in grado? Beh, il vostro vecchio non è sicuro neanche di questa soluzione, forse la società ha bisogno di nuovi uomini, di gente ispirata e soprattutto disinteressata, sicuramente non ha bisogno di miliardari annoiati presi da manie di controllo (a proposito, tenete d’occhio quel tizio, Musk… il vostro vecchio lo adorava ma adesso mi fa una paura boia).

Da parte mia, sappiate che faccio del mio meglio per darvi un pensiero diverso, per fare in modo che cresciate diversi, che abbiate la capacità di vedere il mondo con i vostri occhi e non con quelli di chi è deciso a dominarvi. Spero di riuscire nel mio intento e spero di potervi proteggere da questa ondata di banalità che sembra contagiare tutti.

Vi voglio bene. Papà.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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