La chanson des vieux amants

2 Luglio 2008
3
1 minuto di lettura

E’ sempre triste assistere ad un amore che muore, a due persone che si separano davanti a te, alle lacrime che si versano senza pudore.

Il rischio di empatizzare il dolore altrui è quello di sentirlo su di te, e così evocare il momento in cui è stato il tuo rapporto a chiudersi, per poi trascinarsi dietro tutte le speranze abilmente costruite per una sua rinascita… succede, malgrado la concretezza di un sentimento che reclami attenzione dal mondo intero!

E allora, al mio solito, ho deciso di esorcizzare la tristezza suonando una canzone di Jacques Brel – La chanson des vieux amants col testo in italiano opera di Franco Battiato. E’ un pezzo che ho costruito per solo piano e voce (con qualche intervento orchestrale) e che ho registrato allo scopo di condividerlo coi miei lettori.  Lo potete ascoltare in basso cliccando sull’icona PLAY

Un abbraccio a chi soffre per amore
La canzone dei vecchi amanti (Jacques Brel – Testo italiano F. Battiato)
Certo ci fu qualche tempesta
anni d’amore alla follia.
Mille volte tu dicesti basta
mille volte io me ne andai via.
Ed ogni mobile ricorda
in questa stanza senza culla
i lampi dei vecchi contrasti
non c’era più una cosa giusta
avevi perso il tuo calore
ed io la febbre di conquista.
Mio amore mio dolce meraviglioso amore
dall’alba chiara finché il giorno muore
ti amo ancora sai ti amo.
So tutto delle tue magie
e tu della mia intimità
sapevo delle tue bugie
tu delle mie tristi viltà.
So che hai avuto degli amanti
bisogna pur passare il tempo
bisogna pur che il corpo esulti
ma c’é voluto del talento
per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti.
Mio amore mio dolce mio meraviglioso amore
dall’alba chiara finché il giorno muore
ti amo ancora sai ti amo.
Il tempo passa e ci scoraggia
tormenti sulla nostra via
ma dimmi c’é peggior insidia
che amarsi con monotonia.
Adesso piangi molto dopo
io mi dispero con ritardo
non abbiamo più misteri
si lascia meno fare al caso
scendiamo a patti con la terra
però é la stessa dolce guerra.

AGGIORNAMENTO 30/01/2017
Qualche giorno fa ho registrato e filmato una nuova versione della song che vi propongo in basso

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

3 Comments

  1. Non ci sono parole per esprimere tutto il dolore, il vuoto che lascia un amore vissuto fino alle radici dell’anima., il grido lacerante del vissuto
    che vuole vivere ancora….

  2. Da “LE QUATTRO CANDELE”:…Allora la quarta candela, impietosita, disse:” Non temere, non piangere: finchè io sarò accesa potremo sempre riaccendere le altre candele. Io sono la Speranza!”…
    Ricordi?
    Può darsi che sia un’abile costruzione della mente, ma non me la sento di ignorarla. Non voglio abbandonare sin da ora l’illusione che un giorno tutto possa essere diverso…che tutto possa tornare a posto…che tutto questo dolore svanisca non perchè mi ci sono abituato, ma perchè tutto si è risolto secondo i miei desideri…
    No…non sono ancora disposto a rinunciare a questa SPERANZA…
    Un abbraccio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

Angeli caduti

Prossimo articolo

L’egoismo dell’amore

Le ultime da Arti dell'uomo

Mare dentro

Sono davvero pochi i film che mi hanno lasciato forti emozioni, quando ne trovo uno vorrei non finisse mai, mi commuovo continuamente,

Scratch my back

Scratch my back, l’ultimo lavoro di Peter Gabriel, è uno di quelli che ha fatto più fatica a liberarsi dei miei pregiudizi
TornaSu