Montella Martedì 6 Novembre

6 Novembre 2001
1 minuto di lettura

Una prima frase che mi suggerisce il cuore questa mattina:

Hai smesso di credere
in un futuro insieme,
ti è bastato.
Sei libera adesso
ma io ancora t’amo
e brucio e ardo
e trasformo l’amore
in odio e rancore
cercando di distruggere
l’ideale che ho nel cuore

Ieri mattina ho avuto una lunghissima discussione con Agnello, gli ho raccontato tutto: di Giulia e della mia solitudine, della paura che cerchi Dio solo allo scopo di colmare il vuoto di oggi. Devo riscoprire il rapporto con me stesso, per tale ragione mi sento così solo, devo trasformare i ricordi in momenti perduti per sempre, così da poterli riassaporare sotto una luce nuova, perché adesso fanno soffrire e avvelenano l’anima. Agnello mi ha dato grande conforto, innanzitutto placando i miei sensi di colpa verso Dio  dacché è  proprio dei momenti di sofferenza che Dio si serve per entrare nel cuore e mostrare ai suoi figli il suo progetto. La mia paura resta comunque quella di usare Dio per non pensare a Giulia, e questo mi fa soffrire interiormente impedendomi di trovare pace sia con Dio che con me stesso. Si tratterà di suggestione o forse di eccessiva sensibilità, ma durante le lodi mattutine, al Padre Nostro mi si inumidiscono gli occhi. Vorrei solo avere la capacità di aprirmi di più, piangere liberamente, sfogarmi con i miei genitori… ho bisogno di aprirmi. Tutti dicono che le donne passano, che le storie vengono dimenticate, che “nessuno è indispensabile”… a me pare che sia un ragionamento un pò troppo opportunista, alla fine siamo noi a dare un valore alle cose o alle persone, siamo noi che stabiliamo cosa conta e cosa no.

Vorrei tanto che fosse più facile capire il progetto che Dio ha su di me, vorrei soprattutto credere che ce l’abbia e non sia stato abbandonato a questo mondo solo per colpa di uno spermatozoo temerario. Agnello dice che la fede è contagiosa,  i giorni passano e la mia anima sta cambiando, subisce delle evoluzioni ma anche immediati dietro front. La paura comunque è sempre quella: essere ingannati, o presi per il culo, dal cuore. Può esser vera come anche una menzogna  la semplicità di Dio: realtà o suggestione?.

Il mio grande difetto di sempre: o bianco o nero, nessun compromesso. Dopo questa mia rivelazione Agnello ha risposto che anche gli opposti possono convivere in armonia tra di loro, un pò come le note di un accordo: riesce sempre a sconvolgere i miei ragionamenti in due parole, benedetto frate.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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