Magari è una cosa stupida e tra qualche giorno non ci penserò più, mi va comunque di scriverla giusto per non perderne le traccia nel caso in cui un giorno dovesse capitare ancora.
Ieri camminavo per la strada e d’un tratto qualcosa ha attratto la mia attenzione: un banale manifestino elettorale. Non che ci sia stato qualche motivo particolare ma il nome su quel manifesto mi ha riportato ad un passato semidimenticato, quello dei miei 18 anni. Per qualche strana ragione sono riaffiorati alla mia memoria ricordi di quei tempi come se quel nome fosse in qualche modo collegato a qualcosa.
Sono tornato sui miei passi e ho scrutato per bene la fotografia ma… niente… nessun’altra sollecitazione, anzi più mi sforzavo di capire se conoscevo quella persona più i ricordi si allontanavano.
Oggi mi sono trovato a passare nuovamente davanti a quel manifesto… l’ho scrutato intensamente cercando ancora dei ricordi ma… niente… oggi si era trasformato in un comunissimo manifesto elettorale.
Quest’esperienza mi ha portato a riflettere sui percorsi della nostra memoria, su come il cervello delle volte possa compiere errori di associazione su percezioni visive che non hanno alcun riferimento con il ricordo in questione.
I celebri deja-vu in fondo cosa sono se non registrazioni di fatti presenti registrati dal cervello come passati… eh eh… bizzarro il nostro encefalo :)
interessante. questa storia del cervello e della memoria.
non ci avevo mai pensato ciao