Martedì 1 Gennaio 2002

1 Gennaio 2002
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Credo che qualcosa di misterioso aleggi in tutto gli avvenimenti che stanno funestando questa mia vita da oltre 7 mesi ormai. Il forfait di Giulia ad inizio Giugno e la mia successiva decisione di non tornare più a vivere con lei; poi, dopo un’estate senza emozioni, l’abbandono, l’angoscia di averla perduta per sempre, la gelosia, l’incapacità di accettare che non sia più la mia donna, la mia dolce metà, il bisogno intimo dei suoi abbracci ma soprattutto, oggi più che mai, della sua comprensione, di poter parlare con lei come alla mia migliore amica, forse più che un amica. Ho capito che non posso ascoltare i giudizi degli altri, che non serve a nulla che tutti mi ripetano che non era la ragazza per me, che fosse poco profonda e per niente attenta agli altri, perché nell’intimità si colgono degli aspetti nelle persone che non potranno mai essere trasmesse agli altri, magari per linee generali Giulia è una grande stronza, egoista, antipatica, prepotente, poco romantica, persino per nulla profonda, eppure in lei ho scovato una parte dolcissima che mi ha preso il cuore, una parte che contrasta con tutto ciò che è ma che allo stesso tempo conferma l’importanza che lei aveva dato al nostro rapporto, l’amore che provava per me: non riesco a togliermi dalla testa la frase di Valeria – Sei stato l’unico uomo di cui Giulia si sia mai innamorata – … perché proprio io? perché proprio un uomo all’opposto di ciò che lei è. Forse non capirò mai cosa io sia riuscito a scatenare nel suo cuore, di certo sono sicuro che è stata solo MIA la colpa della fine del nostro rapporto, mia è la responsabilità di quello che è accaduto e adesso non posso fare altro che rammaricarmene e rassegnarmi a questo stato di cose. L’amore che provo per Giulia anche adesso che scrivo sta cambiando, vorrei che si trasformasse in profondissimo affetto perché voglio credere che lei riesca a provare solo questo per me, d’altra parte temo che sia l’ennesimo tentativo da parte del mio cuore di costringermi a non accettare la realtà di questo abbandono… non dovrei vederla né sentirla eppure l’ho chiamata qualche minuto fa, ed è stata così rassicurante riguardo l’affetto che prova per me, così vicina che quasi mi è parso non ci fossimo mai lasciati. Ho una paura terribile che un rapporto di amicizia possa nuocere al mio recupero e che rallenti inesorabilmente la marcia verso l’indipendenza sentimentale che dovrebbe portarmi ad una maggiore consapevolezza di me stesso ed ad un recupero dell’autostima che, a quanto pare, si trova a livelli molto bassi. Per telefono ho pesato ogni sua parola traendone benefici: – quest’anno dovrò verificare se confermare questa mia decisione o meno – ha detto. Io non ho chiesto di farmi spiegare l’espressione perché dietro una frase del genere già si nasconde un’ipotesi legata ad un ritorno insieme, ipotesi che devo assolutamente cancellare dalla mia testa, far finta che non sia mai stata proposta. Poi per telefono ed anche di presenza riesce ad essere terribilmente dolce e sincera, benché gli amici facciano di tutto per farmi capire che sono tattiche, che fa parte della squallida mente delle donne che, anche se non amano più, tengono sempre a che il loro ex uomo continui a pensarle, io mi intenerisco ed il giorno dopo piango disperatamente perché sembrava così vicina ed invece era troppo lontana. Credo sia presto per un rapporto di amicizia però adesso sento troppo lontani i nostri conflitti e tanto vicina invece questa tenerezza nei suoi confronti. Forse ci sarà da soffrire, forse starò continuando ad illudermi, forse sbaglierò ma diamine, non riesco a tenere il cuore al guinzaglio per molto tempo, fin quando non verrà bastonato come si deve non riuscirà a rassegnarsi. Di certo il primo passo è quello di vederla, almeno razionalmente, solo come un’amica, riservandole quindi il tempo che si riserva agli amici, continuando a vivere normalmente. Devo liberarmi da questo peso, e soprattutto devo ricominciare a mangiare e dormire. Credo che comunque vadano le cose, l’esperienza con Giulia mi abbia davvero dato tanto: sono maturato sentimentalmente in maniera radicale, ho potuto capire davvero i miei sbagli nel rapporto, forse dovevo solo imparare a correggerli meglio, per molti versi mi sono riconosciuto in mio padre: brontolone, mai contento di nulla. Senza questa esperienza avrei sicuramente qualcosa in meno nel cuore, a Giulia sono grato per avermi dato la possibilità di sperimentare una storia d’amore, imperfetta, sbagliata, ma pur sempre una bella storia d’amore che adesso mi sta lasciando tanti bei ricordi. Se ripenso agli ultimi mesi che abbiamo passato insieme, beh… allora è stato bene che sia finita se doveva continuare così. Purtroppo non riesco a non pensare a cosa potrei fare per ricominciare, cosa dovrei dirle, cosa dovrei cambiare in me. Alla domanda “tornerei insieme a lei adesso?” non so rispondere; su questo dubbio devo fondare la roccia che mi salverebbe dalla delusione e contemporaneamente l’elisir che potrebbe aiutarmi a far rinascere qualcosa… ma non voglio crederlo davvero perché troppi elementi mi portano a considerare Giulia più come un’amica anche se il mio cuore protesta energicamente. Vivere a tempo pieno con lei potrebbe riportarmi alla condizione di prima, all’assopimento mentale e spirituale che ho vissuto, con maggiore intensità, nell’ultimo anno di convivenza. Devo prima imparare a bastare a me stesso, ad essere più egoista in modo da non opprimere il mio prossimo colle mie esigenze di comprensione. Credo che abbia bisogno di fare esperienze con altre ragazze, di innamorarmi di nuovo per poter poi fare il confronto e con sicurezza sostenere che Giulia è stata la persona più importante. Fare esperienza con altre donne significa anche alimentare la mia scarsa autostima, dovrei conoscere il sesso senza amore, ma anche l’amore senza sesso

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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