cittadini o consumatori?

17 Gennaio 2003
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1 minuto di lettura

La società occidentale si avvia alla sua ultima mutazione? Per i nostri politici non siamo altro che consumatori e dobbiamo esserlo in quanto questa nuova società lo richiede, pena il crollo dell’attuale sistema economico.

Lo spot in tv di questi ultimi tempi, quello dove ci ringraziano per essere andati a far compere, sembra volerci convincere che il nostro dovere civico oramai è quello di comprare, comprare e solo comprare; e non possiamo far nulla per contrastare il fenomeno, non possiamo neppure trincerarci dietro ideali no-global perchè in tal caso veniamo tacciati di superficialità e mancanza di senso pratico (roba da adolescenti si dice); la società che ci hanno creato intorno pretende il consumo e di conseguenza il super-lavoro… io chiedo: dove stiamo andando?

La risposta giunge cruda e violenta: verso la follia. La gente impazzisce perchè vincola la sua intera vita al produrre per consumare; ogni mese sui conti compaiono addebiti per la luce, per il telefono, per internet, per la pay tv satellitare, per le numerose finanziarie grazie alle quali compriamo tutto ciò che non è alla nostra portata.

Risultato e conseguenze? Le più scontate e prevedibili: i ricchi s’arricchiscono sempre di più ed i poveri aumentano… i poveri diventano pazzi ed i quasi poveri vivono in un regime di stress costante tra la preoccupazione di dover produrre per mantenere le proprie abitudini di consumatori e la voglia di liberarsi da tutto e tornare liberi nel cuore e nel corpo.

Le nuove generazioni? I nostri giovani crescono con ideali fasulli, senza il supporto educativo di una famiglia oramai assente (perchè troppo impegnata a produrre), con un’arte contaminata dalla sciatteria di tecnici del business mascherati da portatori di verità universali: vivete la vostra estate superfolgorante come ha fatto il super-trio Vanzina Boldi-De Sica-Pozzetto, non perdetevi l’ultimo dj di tendenza e la sua musica acida da godere impasticcati fino al midollo… e gli ultimi baluardi del pensiero libero?? Eccoli lì, in una squallida piazza di paese costretti a guadagnarsi da vivere con serate di liscio.

Signori presidenti, ricchi manager del nostro stato, non era forse meglio quando si proibiva ad un privato qualsiasi di aprire una televisione, non si poteva lasciar gestire i media a dei filosofi come si è sempre fatto coi teatri?!!!

LO SAPPIAMO NO?? LA COLPA è DELLA TELEVISIONE!!

Questi ritmi ci uccideranno, ci distoglieranno dai veri significati della vita e i nostri figli non sapranno più distinguere il bene dal male…

il nostro mondo è prossimo alla decadenza ed io…

vorrei fuggire… lontano, nello spazio!!

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

1 Comment

  1. Sono finito per caso sul tuo blog cercando frasi del tipo: “la gente è impazzita” su google…
    Bè questo post risale al 2003, oggi a 4 anni posso confermarti che hai/avevi/avrai ragione…

    Fa CAGARE TUTTO.

    Scusa lo sfogo.

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