Il bisogno dell'arte

18 Luglio 2002
1 minuto di lettura

In questi anni bui di consumismo sfrenato, di falsi artisti e finto benessere, io, dal piccolo centro un pò squallido, sinistro e senza bellezza interiore della mia città Ragusa, pian piano mi sporco di quella consapevolezza poco eroica di quanto disinteresse ci sia da parte di chiunque verso i giovani ed il loro disagio… non significa che per tal ragione mi senta GIOVANE anch’io, comprendo bene che sono oramai lontani i tempi in cui respiravo benzina per farmi girare la testa o scalavo pareti rocciose senza appigli rischiando di sfracellarmi al suolo e… stendiamo un velo pietoso.
Pur tuttavia, a quei tempi (circa 10 anni fa ormai) ricordo che sapevo emozionarmi con un libro, della bella musica, una chiaccherata… adesso guardo il fondo in cui si è perduta la gioventù di oggi o almeno la maggioranza… e che katz, ma tutta ‘sta estasi come fanno a consumarla, io avevo i soldi per uno spinello alla settimana al massimo… e poi, niente libri, nessuno legge ma tutti guardano la tv coi suoi programmi idioti… nella mia città poi non si dà importanza all’arte, abbiamo un teatro tenda con un’acustica del katz sempre vuoto, un bel teatro adibito solo al cinema e poi… nessuno spazio per le iniziative tese ad emozionare positivamente la gioventù primitiva delle nostre parti, a parte le imbecillità dei cabarettisti e lo show di Tiziano Ferro… sempre più triste, sempre più imbecille… eppure, e non voglio fare politica, quando a Ragusa c’era la sinistra abbiamo visto Banco e Pfm, Jesus Christ Superstar al teatro tenda.. BELLISSIMO… adesso… niente…

Cosa posso fare? Scriverne e basta, perchè non ho la forza nè la faccia tosta di fare casino: sarei la rottura di balle sinistroide della situazione poi tutto tornerebbe come prima… ne scrivo perchè così, chi ha più palle di me, forse potrà decidere di mettersi in politica e cambiare le cose… perchè oramai se non sei in politica, non cambi niente…e che katz, chi avrebbe detto che la politica determina e condiziona tutto, anche l’arte.

In questo momento storico dove lo stato si preoccupa solo dei soldi (per chi ce l’ha) e non dell’anima della gente, ho capito che l’artista è l’uomo di spettacolo, quello che fa ridere o che intrattiene… quello che chiude la mente al pensiero critico…

Attenzione potenti, perchè la gente che condizionate, senza arte genuina e pura si avvia al disagio esistenziale, anche se non avrà la cultura per capire cosa si agita nel proprio animo.

Ed io starò sempre qui, a nutrirmi dell’arte del passato e di quella poca rimasta nel presente… fin quando non affonderò nel disagio dell’incompreso

Saluti…

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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