Lunedì 17 Dicembre 2001

17 Dicembre 2001
2 minuti di lettura

Mi ripeto sempre che dovrei scriverti più frequentemente, per fissare meglio certe intuizioni e poi servirmene nei bastardi momenti in cui non riesci a gioire per nulla, neanche per una casa che ti stai costruendo come ti pare, neanche per un televisore ultima generazione che hai comprato un giorno perché ti andava di vedere Yellow Submarine come al cinema.

Mi sono trasferito nella nuova casa da poco, è il 4° giorno che dormo in questo nuovo letto. Pian piano sto cominciando a sentire tutto questo mio, parte integrante della mia personalità, della mia emotività. Ieri ho passato una serata splendida con Viviana, un momento che potrebbe aver gettato le basi per una storia nuova, una storia fatta di comprensione e di rispetto per l’altrui intelligenza, una storia tuttavia non ideale ma reale, che potrebbe durare qualche settimana come anche anni interi ma comunque, niente che possa davvero far male come la mia esperienza con Giulia. Oggi sono andato da lei a prendere le ultime cose rimaste… l’ho trovata sciupata, con le occhiaie che le scendevano sul viso spegnendo ogni luce che di solito riuscivo a leggerle in ogni poro. Sono stato malissimo, ho cercato di abbracciarla col pensiero almeno, ma niente, riusciva ad allontanarmi con un gelo talmente disarmante che mi sentivo escluso definitivamente dalla sua vita, non importante. Non appena sono uscito il pensiero si è spostato al passato con Giulia, a come lei è realmente e non come la vedevo io. Subito dopo ho pensato a Viviana: profonda, intellettualmente vivace, sensuale e romantica, un po’ artista anche lei… insomma ho trovato in lei molte delle cose che invece volevo fossero di Giulia. La paura naturalmente è sempre quella che sia l’ultimo tentativo del cuore per sentirsi ancora parte di quello di Giulia, che quindi questo rapporto sia anch’esso idealizzato per scopi che la mia testa non può condividere.

Di una cosa comunque sono certo: sta avvenendo un profondo cambiamento dentro di me, un cambiamento radicale che mi allontana sempre più dai vecchi amici preferendo a loro gente più vicina a me, più simile e quindi meno superficiale per certe cose. E’ quello che in effetti faccio e se, da una parte, ho sofferto per il tradimento dei miei due amici che hanno preferito Giulia a me e che non si sono curati del mio stato, dall’altra sono contento che sia andata così, perché questa altro non è se non una prova provvidenziale che mi farà ottenere una valida giustificazione alla mia assenza.
Sono ad una svolta, non so cosa accadrà, so però che grazie a queste nuove energie, sto capendo molto di più, sto crescendo molto di più ed ho sempre dentro quella vitalità che avevo anche 10 anni fa, quella voglia di creare per poi comunicare il creato, quell’intimo bisogno di colloquiare con me stesso e quindi con Dio.

Adesso sto affrontando questa nuova esperienza, non so come andrà a finire ma di sicuro non mi pongo neanche un problema del genere. Sto bene nella mia stanza, tra le mie cose con me stesso al mio fianco. So che non durerà questa gaiezza, so che attraverserò ancora momenti terribili come quelli di oggi pomeriggio ma… mi piacciono questi saliscendi e soprattutto adoro colloquiare con la mia interiore personalità.

Ho molta preoccupazione per Giulia, non la vedo serena e vorrei tanto salvarla, vorrei tanto poter fare qualcosa per lei.. ancora, nonostante tutto.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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