Torno adesso reduce da una mega spaghettata a casa di Cip. Dopo tanto tempo di isolamento ho rivisto Tiziana con la quale mi sono intrattenuto dal pomeriggio fino alla sera. Mi sono incontrato con lei nel pomeriggio, miracolosamente si è avvicinata e mi ha detto se per caso mi ero fatto monaco, avrei voluto dirle che avevo paura di incontrarla dopo quello che era successo il 23. Abbiamo parlato a lungo, mi ha chiesto se era vero che avevo comprato una chitarra e si è offerta di venirmi a trovare per sentirmi suonare; immaginavo già io e lei soli, nella mia stanza, con una chitarra che lasciava nell’aria la dolce melodia di Wish you were here. Le ho chiesto di venire a giocare a ping pong e lei ha accettato.
Figuriamoci se il rompiballe di Carlo si sarebbe lasciato scappare la possibilità di fare un figurone davanti a lei, desideravo stare da solo con la mia bella e non solo è venuto a guastarmi la festa, mi ha pure dato una bella batosta vincendo otto partite su otto. A me è toccato pagare e loro sono ritornati in via Roma a braccetto. Tutto questo mi aveva demoralizzato parecchio, fortunatamente quando siamo andati a marina a casa di Cip, lei si è seduta vicino a me e abbiamo mangiato gli spaghetti in allegria. Dopo averla coccolata, ricambiato, per tutta la sera, è arrivato il momento del distacco. Per tutto il viaggio di ritorno sono rimasto abbracciato a lei e sono ritornati i dolci ricordi della “torre saracena”. Verso l’una ognuno era già alle proprie case ed io mi ritrovo qui, stupito per ciò che è successo. Dio mi avrà concesso la possibilità di ottenere qualcosa, preoccupato della mia condotta immorale.