anno nuovo, blog anonimo

24 Gennaio 2004
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2 minuti di lettura

Questo è il primo post che pubblico nel 2004, ho seriamente pensato di farla finita con questo sputtanamento on line, col piangersi addosso e consolarsi dei tanti commenti che arrivano… scrivere in un blog è una gran bella cosa ma ha anche le sue tonnellate di aspetti negativi, primi tra questi la tendenza a parlare sempre delle stesse cose.
Ho letto diversi blog, deliziosi i post di Miki, di Layla, di Mrdankos, di Zampadura e molti altri che non cito ma altrettanto interessanti. Alcuni di questi hanno il tema fisso della delusione d’amore, altri spaziano in mille maniere con mille argomenti diversi: ironia, solitudine, gioia, goliardia… ce n’è davvero per tutti i gusti ma io, aimè, io temo di riuscire a scrivere di una sola cosa, di me stesso.

Qualche tempo fa mi giustificavo scrivendo: questo è il mio blog e scrivo quel che mi pare. Adesso non lo vedo più tanto giusto, ognuno di noi attraversa dei momenti nella vita in cui è più sensibile rispetto ad altri, momenti in cui è arrabbiato, altri in cui è semplicemente rassegnato, la coerenza nei pensieri a volte è davvero un optional.
Adesso, rileggendo, cancellerei a più passate molte righe dei vecchi post perchè la testa in conflitto col cuore elabora davvero kazzate immense il più delle volte. Ho scritto della mia ex questa estate, le ho dato della troia, a lei come alla sua amica perchè mi sbattevano in faccia la loro goliardia… e cosa facevo io nel frattempo… le stesse medesime cose!!
Avrei potuto dirle semplicemente: sei una stronza, non ti curi della mia sensibilità, invece di giudicare il suo comportamento e buttarle merda addosso… ho sfruttato questo mezzo per farle del male, per sfogare la mia grande rabbia ed è stato sciocco, infantile. E poi i commenti degli amici blogger: coraggio, è successo anche a me, troverai di meglio… tutti con me, tutti dalla mia parte, che bel palliativo… avrei potuto scrivere le kazzate più incredibili, tutti mi avrebbero creduto perchè sembravo sincero, perchè avevo una sensibilità artistica, perchè scrivevo in un blog…ecco, questo è il punto. Non ci conosciamo eppure ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro, quante volte questo succede nella vita reale, quante volte ascoltiamo un estraneo raccontarci le cose più assurde e gli crediamo senza remore, anzi, lo consoliamo con una pacca amichevole sulle spalle.
E allora cambio impostazione: innanzitutto apro un altro spazio, completamente anonimo, poi smetto di parlare sempre d’amore, sono stanco di farlo; taglio anche col dolore, esiste anche la gioia nella mia vita però scrivo solo quando soffro… faccio questo tentativo.
In chiusura un carissimo saluto a tutti voi che siete stati con me, mi è servito tantissimo in passato, adesso farò tesoro delle vostre carezze e chiuderò questo spazio con grande rammarico ma con la volontà di rinascere, innanzitutto come uomo, poi come blogger anonimo cyberspaziale, aperto a 360° al mondo e non solo a se stesso…
Salute a tutti amici miei

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

6 Comments

  1. Nico, non ti posso lasciare solo un’attimo…. evoilà, il gioco è fatto…. ma anche tu scherzerai vero….
    Dopo un breve periodo di pausa, spero di essere più in forma di prima
    Un bacio
    Layla

  2. Ma anonimo anonimo?:D…
    A parte le fesserie goliardiche,mi sento di darti pienamente ragione,il fatto è che la coerenza è un optional poichè siamo in continuo movimento,guai non fosse così,perciò credo che alla fine un filo conduttore logico ci sia…La nostra vita…
    Non sempre siamo felici,ma non sempre siamo anche solo tristi ed ognuno esterna ciò che sente,vive,vede o vuole far vedere….
    Io ho sempre trovato molto belli i tuoi post,sono quelli che poi ci hanno spinto a conoscerci e la persona che mi sono trovata di fronte è proprio come me l’aspettavo….
    Poi credo sia normalissimo quando si soffre,soprattutto in amore,gettare fango sulla persona in questione,quasi dia sollievo,ma poi si va avanti,si trovano altre persone,quelle persone vengono riposte nel baule dei ricordi,ci si rende anche conto di avere esagerato e di solito quando ci si rende conto di questo siamo già a buon punto….
    Se torno indietro a rileggere tutte le agende che ho scritto in passato sono solo pagine e pagine di desolazione,agonia pungente,di quella che quando leggi ,nonostante magari in quel momento stai passando un bel periodo, ti vien da piangere…ero così riuscivo ad esternare solo quella parte sulla carta,quella della disperazione,il blog mi ha insegnato questo…a riportare sulla carta anche l’ironia che mi ha sempre caratterizzato e poso assicurarti che è divertente…a volte mentre scrivo o rileggendo mi diverto da sola…molto meglio che piangere no?
    Comunque ognuno è fatto a modo suo ed è giusto rispettare il suo modo d’essere,del resto il blog è tuo e ci puoi scrivere ciò che vuoi no?
    La tua decisione la capisco bene,anch’io devo fare una cernita perchè come al solito esagero ne ho addirittura due….credo proprio che ripartirò da zero e imposterò diversamente le cose….ma non aggiungo altro altrimenti vi rovino la sorpresa…(capirai)
    Questo mondo mi ha affascinato tantissimo,ma ci sono tante altre cose che la mia vita comprende,per cui come al solito mi ritrovo nelle tue parole,ti mando un abbraccio caloroso e ti auguro una splendida giornata di sole….Ma avete ancora la neve?….
    Baci Miky

  3. A me e’ piaciuto come scrivevi, era spontaneo, mi pare. Se ti fa piu’ comodo scrivere da anonimo (da questo deduco che ci siano qui persone che conosci carne ed ossa), scrivi cosi’, non ha importanza. Sono contenta che ti sia piaciuto quello che scrivo, pero’ devo ammettere come Tuppa che le cose intime, o i miei sentimenti affettivi, positivi o negativi, quelli dentro dentro dentro, non li scrivo qui e quando sono veramente di umore nero svanisco finche’ passa. Ciao.

  4. In passato ho fatto gli stessi tuoi errori.
    A volte come te, scrivo d’amore, ma altre volte no.
    Mi piace raccontare le mie esperienze e regalare un’emozione, ma in realtà lo scopo principale è farlo per me, che amo scrivere.
    Se vuoi venire dai un’occhiata, tempo fa scrissi proprio un articolo sull’utilità del blog ed ero deciso a lasciare ma…

    Un abbraccio

    Ste
    (P.S. meglio stronza che troia, troppa soddisfazione diamo a queste “donne”. Donne??!)

  5. Innanzitutto complimenti per la scelta della fotografia.

    E poi… sto riflettendo da circa venti minuti sul tuo post.
    Dici che nella vita reale non accade la stessa cosa, della fiducia incondizionata che si da all’altro di fronte a sé.
    E’ verissimo, e è proprio perché c’è una ricerca sfrenata di qualcuno di cui potersi fidare ciecamente che sono nati i blog.

    A chi affidare i nostri pensieri, visto che laffuori sembra tutto così indifferente a noi?

    E il blog serve a scoprire che non c’è poi così tanta indifferenza. Che basta avere pochi minuti per poter ascoltare il nostro prossimo.

    Purtroppo è molto più facile restare nell’anonimato.

    Io ho il problema inverso. Non riesco a scrivere dei miei dolori, così come non riesco a parlarne. Eppure il mio blog ha così tante visite che non capisco.

    Purtroppo il mio blog ha un limite rispetto a altri. E’ letto da tante persone che conosco in real-life, e che sanno che sono tuppa… e qui si perde il senso del diario segreto, delle confidenze che chi hai vicino non può conoscere… per cui difficilmente affido ad esso i miei pensieri più reconditi.

    Colpa mia che sono l’unica custode di quel che mi succede. Se leggi il mio blog probabilmente noterai un certo distacco rispetto al coinvolgimento emozionale che trovi altrove. Questo perché se sto male, magari non posto nulla. Se sono felice, scrivo qualcosa di allegro.

    Se sono entrambe le cose, posto qualcosa di divertente e sarcastico. Ma non si capisce mai cosa ci sia che non va. Vorrei avere invece la tua dote, che è quella di approfittare completamente di questo mezzo di comunicazione per lasciarti andare e lasciar uscire il marcio che ti logora dentro.

    Non è stato un male che tu abbia scritto quel che la tua ecs donna ti ha fatto provare. Anzi, sicuramente t’ha aiutato a capire che forse parlandone il problema si esorcizza.

    Io l’ho capito, eppure non riesco a farlo uscire fuori. E’ così facile stare a guardare le vite degli altri e avere sempre il consiglio giusto.

    Scusami :) sto divagando :)

    Tutto questo per dirti che non devi necessariamente cambiare l’impostazione del tuo blog e dei tuoi articoli.

    Buona giornata e buon uikend :) spero che almeno qualcosa si sia capito :) sono una confusionaria nata :)

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