18 Maggio 1994 (mercoledì) ore 21:30

18 Maggio 1994
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Spero di riuscire a farti un sunto veloce di tutto quello che è successo dall’ultima volta che ti ho scritto, potrei cominciare dalla prima settimana che ho trascorso consegnato in caserma per scarsa applicazione al lavoro e totale disinteresse per le più basilari norme di disciplina militare, pensa che mi hanno beccato a trascinare il tricolore lungo il corridoio prima di fare l’alza bandiera domenicale. Certo non posso dare la colpa delle mie intemperanza alla dolce Ivana, sai benissimo come la pensi riguardo all’imposizione forzata di responsabilità che lo stato ci accolla senza preoccuparsi di un nostro qualsivoglia parere al riguardo. Ho trascorso delle giornate terribili, il comandante mi ha preso di mira e ad ogni minima scorrettezza coglie l’occasione per rapportarmi, ed un rapporto del comandante pesa quanto venti dei sergenti; i sergenti, esasperati dai miei atteggiamenti da dio in terra, si sono riuniti in un’alleanza… risultato torno a casa solo in occasione della franchigia pulizia. Forse è arrivato il tempo di fare una rivoluzione, già una rivoluzione che mi porterà dritto dritto a Santa Maria Capua Vetere. Riflessione Non so cosa mi capita, sempre più spesso sono vittima di forti emicranie con successiva incapacità di applicazione sul lavoro. Spesso mi sento stanco e sento svanire ogni interesse, la costruzione del muro che dovrebbe separarmi dalla società prosegue inesorabilmente, prosegue l’imbarazzante difficoltà di essere me stesso. L’unica vera emozione che mi permette di fuggire da questa situazione è il senso di alienazione che mi procura la natura incontaminata con adeguata colonna sonora da sottofondo che bombarda il mio cervello stordendolo, solo in questi momenti l’angoscia muta in malinconia e l’amore che nutro per Ivana va oltre sconfinando nel superamore. Credo di non poter più contare sulla maggioranza dei miei simili che infliggono di continuo punizioni alla mia proverbiale bontà d’animo e disponibilità.

Non credo di potermi più fidare della massa, la superficialità, l’invidia e l’arroganza la portano a superarmi ed isolarmi. Non so più se a questo mondo contino di più le persone furbe che quelle intelligenti, coloro che non hanno ideali o che li sacrifichino per il loro benessere rispetto a chi è disposto a dare la propria vita per essi. E gli anticonformisti? Una massa di buffoni che hanno totalmente frainteso il messaggio della controtendenza, l’anarchico che gioca a fare il comunista o ancor peggio il libertino, che offesa al mio ideale. L’unico mio cruccio sta nella composizione numerica degli abitanti di questo mondo, possibile che la maggioranza vanti un indice altissimo di banalità… e che diamine, o tutti o nessuno, almeno mi sentirei meno solo.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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