Leggero è il pensiero
di tornare a volare,
avere davanti agli occhi
le sole cime innevate
ed arrivare poi,
a bordo di una barca volante,
nella mia nuova casa
quella aggrappata al fianco del monte.
Corrompe il moto alla conformità:
corrispondere alla giusta immagine
ed ascoltare in silenzio i lamenti xenofobi
dei piccoli uomini indottrinati dalla propaganda
… e mentre accompagno il mio dolcissimo bambino
sui sacri percorsi della consapevolezza,
fiero d’essere stato designato quale padre e marito,
una nuova tensione mi scuote i nervi:
i miei piedi sono grandi, enormi,
colmi di calli e peli;
ne metto uno sopra l’altro, per spingermi in avanti
ma vado a rilento, rischiando continuamente d’inciamparvi contro.
E’ un sogno, il tradimento
creato dal bisogno di fuggire,
e di punire… colgo l’attimo del risveglio,
respiro… senza fretta
sospiro… sollevandomi!