Ventitre, ne ho contati già 23
e sembra che la macchia continui a mutare
senza lasciare un buco
in cui dirigere il mio sguardo.
Nel labirinto riesco a sentirmi così solo
da stare al gioco, da non pensare a me per un attimo
chè Dedalo sarebbe presto arrivato
e se non fossi stato pronto
sarei finito come i poveracci dilaniati
davanti ad un sentiero cieco.
Qualcosa si riesce già a scorgere
fra la sabbia che gira intorno
trascinata dal vento che con sè
porta profumi dimenticati, schegge di amore
E ciò che si scorge dietro la sabbia
sono i resti di una grande e fiorente città
oasi di felicità per i pellegrini in cerca di verità
spazio riparato per la gente comune.
Vi osservo amici, ho anche voglia di dirvi qualcosa
siete proprio certi di non essere delle parti di un mio sogno
sapete, potrei svegliarmi e porre fine alle vostre esistenze
potrei svegliarmi ricordando di essere la luce
e da brava luce mi spegnerei
Ho riso questa sera… sono riuscito ad evitarla
posso dormire tranquillo… non c’è problema questa sera,
adesso posso anche telefonare alla mia migliore amica
chè non è più tempo di soffocare d’amore
non è più tempo di essere vittima
fra il sole e la luna nacque un dì
un piccolo diverbio relativo ad una prepotenza
e fu da allora che l’uno serve all’altro
pur ignorandone la presenza e l’efficacia
nel vuoto insensibile della materia
coma… coma
cancro… cancro
coma… coma