Leggera pallida rosa
vorrei sfiorarti anche solo per un momento
adesso… adesso!
Ma il suo profumo sa di morte
e nei suoi occhi si riflette il mio teschio,
non credo potrei più trovare qualcosa di buono in lei.
La luce della luna si riflette sulle sue mani
adesso sto guardando le mie scivolare sui tasti di un magnifico pianoforte,
siamo entrambi sospesi nel cielo
e ruotiamo con tutta la massa celeste.
Odore di muschio selvatico
le stagioni volano lasciando solo un triste ricordo
no, non credo possa più trovare qualcuna degna di lei.
Fragile forte rosa
i tuoi petali profumati si posano sui miei occhi
non posso vedere chi sta baciandomi così dolcemente,
ma posso sentire il calore del suo corpo
posso sentire l’energia che trasmettono le sue mani.
Il mio sangue, il mio sangue…
scorre troppo velocemente
la pressione sale e il cuore esplode
gli occhi si arrossano, le tempie pulsano
e poi dagli occhi e dal naso
un filo sottile di liquido vitale.
Non posso morire, non fino a quando non avremo parlato;
ma a che serve parlare se abbiamo un cuore che ascolta.
Non mi sento freddo
dentro me infuria la battaglia;
ma a che serve combattere se non possiamo riscattare ciò che abbiamo perduto.
Ancora cerco delle risposte
ancora ho bisogno di capire;
25, 50, 100
che importanza può avere una scala di passione,
non ci sono parole che bastino,
non c’è tempo che guarisca.
Imponente rigida rosa
lascia che ti colga per offrirti alla mia amata
così che quando nel buio della sua camera
un raggio di luna si poserà sui tuoi petali
tu possa far si che ella si desti dal suo sonno;
stai pur tranquilla che si affaccerà dalla sua finestra
e mi troverà lì, a cantarle la sua canzone.