Rileggo con piacere i diari di 2 anni fa alla ricerca di ogni singola parola, emozione, frase che possa portarmi a capire cosa è cambiato in me da due anni ad oggi che scrivo.
Non nego che sono tante le cose che distinguono il 29enne di allora, benchè sia passato così poco tempo; innanzitutto la rabbia, quella è scesa all’ultimo livello: sparita, non c’è nulla che mi faccia inkazzare ormai… forse le esperienze negative, forse il pensiero debole, forse questo stramaledetto senso di vuoto che, quando dio vuole, colmo con la musica.
Sono un pò stanco, amo la serena tranquillità della mia confortevole casa, non ho voglia di lottare per gli altri, non ho più voglia di cambiare il mondo con le parole dacchè temo non serva… ne sento troppe di parole, da troppo tempo: nulla è mai cambiato.
Sarò disfattista, ignorante sulle piccole realtà che di tanto in tanto vivono significativi cambiamenti, tuttavia l’unico futuro che mi concedo di valutare è relazionato a me stesso, in ciò che riuscirò ad inventarmi per far parte di questa società, per viverla secondo quelle regole che possano concedermi la giusta serenità d’animo.
Vigliacco, debole e con una montagna di complessi… potrebbero essere questi gli aggettivi che descrivino in maniera più realistica la mia personalità: dopo una giovinezza passata ad urlare adesso il leone si riposa, lasciandosi mangiare lentamente dalla iena che ha sempre riso di tutto e tutti.
… in attesa del nuovo rinascimento…
Per fortuna certe qualita’ non cambiano mai,e la dolcezza delle tue parole,della tua musica rimane invariata.
molto bello io tuo blog