Notte orrenda, notte burrascosa, notte di riflessioni trascinate dai sogni più dolci che al risveglio ti lasciano solo l’amaro della loro irrealtà. La falsa serenità di questi giorni si è dileguata in breve tempo lasciando solo un crudele angoscia alla quale posso dare il solito nome: Giulia. Giulia o forse ciò che rappresenta, perché non sono più sicuro di niente ormai. Agnello sostiene che certe volte gli uomini amano legarsi interiormente a dei cadaveri deambulando con essi in un cuore comune, eternamente insoddisfatti dacchè solo idealizzazioni che non coincidono con la realtà. Il sogni di questa notte ha portato alla luce le mie reali aspettative: Giulia mi corre incontro, mi abbraccia, mi bacia e sussurra al mio orecchio le parole magiche, ti amo. Ed io piangendo le chiedo di sposarci pentendomene subito dopo. Al risveglio l’angoscia , forte ed intensa, quel senso di impotenza che si prova di fronte ai moti dell’animo che ci fa sentire incapaci di prendere il controllo della propria vita, che oscura ogni interesse per qualsiasi cosa. Fra 2 giorni sarò di nuovo a casa, mi toccherà incontrarla, parlarle, subire le giornate. Il mio cuore è solo, dio sta tornando ad essere la favola della vita perfetta e piena… ho fallito, ho perduto la battaglia. Mi sento solo, vorrei perdermi nel buio dell’incoscienza, non ho niente da dare agli altri perché non sento niente dentro di me. Giulia è stata solo un palliativo, un modo per sfuggire a quest’angoscia esistenziale, e perlopiù si è rivelata la persona sbagliata… ma io l’amo, certo che l’amo…perché tutta questa confusione in testa, perché non posso amare liberamente… non la chiamo, no, non devo chiamarla… Dio, soccorrimi, violenta la mia ragione perché è cieca, e violenta il cuore perché è stupido o forse troppo egoista. Non mi importa del libero arbitrio, dammi un segno tangibile, infondimi un’esperienza, liberami da questo dolore prima che io mi liberi di te.
Montella Sabato 10 Novembre
Le ultime da Diario
26 Marzo 1990 (lunedì) ore 14:37
E’ parecchio che non ti scrivo ma ho avuto le mie buone ragioni; sono stato in gita con la scuola in Umbria.
a proposito dell'anziano in chiesa
Questa volta voglio spezzare una lancia in favore della religiosità. MI scaglio contro il luogo comune secondo il quale i vecchietti, poverelli,
mi deve scusare se le ho detto questo…
No…non si deve scusare di niente: lei è una persona che ha più del doppio dei miei anni, sulle spalle chissà quali
le diverse prospettive del domani
A volte sento lo spazio avvolgermi vorrei annullarmi in esso e sentire solo il passo lento del tempo senza speranze, senza desideri.
8 Aprile 1992 (mercoledì) ore 18:40
Non so cosa dire, ti sarai accorto che ti scrivo molto di rado ultimamente, forse dipenderà dalla mia pigrizia che sta aumentando