Vuoto lo spazio intorno e strappato alla luce il respiro di
Madre, l’urlo che strappa la pace al bambino di pece
Dalla tela ove traspare la vita, oscuro reame di luce e colore
che cangia all’ombra della mia candela
Ove gli amanti saggiano la follia della tela
La pietra, sfrontata, investe la nuvola e crolla la pipa mia adorata
Tra la pioggia di uomini dal cuore di pietra, pesanti fardelli sorretti da ombrelli
Dipinto allo specchio il mio volto si mostra al rovescio
la pietra ruggisce e strappa la carne dell’uomo del mare costretto a cantare
d’amore e di pace per un mondo sognato e corrotto
dal miele di un sogno, dolce ed incantato nel quadro assediato
Ti affido il colore mio forte signore, la luna stasera ha cambiato padrone
Dal sole stregato, dipinto allo specchio, piango il mio volto ancora al rovescio