I sacchetti biodegradabili

7 Gennaio 2011
1 minuto di lettura

Ecco… forse mi sbaglio, ma non credete che questa cosa dei sacchetti biodegradabili che oramai danno nei supermercati al posto di quelli tradizionali, naturalmente ad un costo maggiorato, sia una benemerita presa per il culo all’ecologia?

Forse sono io che non riesco a dosare bene il peso, ma non succede anche a voi di tornare a casa con tutti i sacchetti bucati, e quando va bene, perchè una volta ci ho rimesso anche una preziosa bottiglia di vino.

Ogni volta che torno dal supermercato, beh, guardo i sacchetti vuoti, leggo la scritta “utilizzare solo per umido”, osservo gli innumerevoli buchi qua e là e penso che scendere un sacco di quel tipo con dell’umido dentro dalle scale mi renderebbe subito il nemico numero 1 del portiere. Naturale conseguenza: vanno a finire nel sacco nero insieme al resto dell’immondizia.

A questo punto, visto che penso sempre male mi chiedo, ma non è che questi signori del marketing vogliono incrementare le vendite dei grandi sacchi neri di plastica dura e con la scusa dei sacchetti bio raggiungono l’obiettivo e si beccano pure il premio di produzione. Non mi viene in mente nessun altro motivo perchè dal momento in cui sono spariti i tradizionali sacchetti di plastica sono dovuto passare ai sacchi neri e quindi: bel vantaggio per l’ambiente, almeno quella degli shopper non era plastica dura e probabilmente inquinava meno.

Signori del marketing, l’ecologia lasciatela fare ai Verdi, voi pensate a quello per cui siete pagati e cioè imbrogliare i consumatori.

p.s.

Ah dimenticavo, pare persino che questo Mater-Bi in realtà non sia 100% biodegradabile…

p.p.s.

Il mio ragionamento vale per quelli che, come me, utilizzavano i sacchetti della spesa per raccogliere i rifiuti…

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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