In equilibrio precario

20 Marzo 2008
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1 minuto di lettura

I giorni passano, senza rendersene conto passa ogni cosa, anche il dolore. Il peso dell’ineluttabilità di talune realtà si abbatte sulla mia coscienza stanca, costretta ogni giorno a sorbirsi i facili consigli di chi mi sta intorno, l’entusiasmo di chi crede nella mia musica e cerca di spronarmi: suona un pezzo, adesso. Suona un pezzo davanti a tutti, vedrai che piacerà.

Ma io non lo faccio, declino gentilmente l’invito… prendo il mio bicchiere di BushMills, mi giro una sigaretta di tabacco ed osservo gli altri, da fuori; poi mi congedo, vado a casa, attivo la mia strumentazione e canto/suono da solo. Mi sono chiesto il perchè, lamentandomi con me stesso, rimproverandomi… perchè un’artista è tale solo se non ha timore di regalare al mondo le sue creazioni… poi, quando ho finito si suonare la prima canzone, trovo una risposta: quando sono solo e canto, piango un pò, non riuscirei davanti ad un pubblico, non adesso. Adesso desidero che le mie emozioni restino confinate tra queste quattro bianche mura… forse domani sarà tutto diverso, forse tra una settimana.

A volte mi chiedo come faccia a mantenermi in equilibrio nonostante tutte le contraddizioni che vivo, mi chiedo come possa ancora resistere anzichè lasciarmi cadere da un lato, e così sprofondare nel buio dell’insensibilità e del dolore folle. Credo di dover ringraziare la mia anima per questo, perch’essa respira l’aria pulita dei ricordi della mia infanzia, e sa sempre mettere d’accordo cuore e mente, sa sempre mitigare l’inquietante influenza dei demoni umani. Quando la giornata va male ella dice sempre: ci sono giornate che vanno così. Quando invece ci sono giorni in cui mi sembra di poter toccare il cielo con un dito, questa dice: ecco vedi, non può piovere per sempre, e così riesco a godermi il momento, pur consapevole che può sempre tornare il temporale.

Le miserie umane trovano un senso nell’armonia cosmica: siamo qui, soffriamo e gioiamo; siamo soli, profondamente soli, ma a volte possiamo scordarlo, e l’amore… l’amore è la forza più grande dell’intero universo, l’amore incanta, ma può anche distruggere, ed in questa contraddizione si esprime la sua armonia.

Vorrei sentire qualcosa in più, vorrei spingere i miei progetti più in alto, ma accetto questa condizione di equilibrio precario, certo che non cambierà ancora per molto tempo. Adesso torno al mio pianoforte, canto un altro pò, ed un altro pò piango, felice di sentire così a fondo le vibrazioni della mia anima.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

4 Comments

  1. non credo assolutamente sia definitivo, ma valevole dell’entusiasmo che possa portare un cambiamento!!! oramai sono entrata in un gioco.. più è peggiore il fatto più significato ha.. ogni cosa che mi accade è un segnale divino…..sta a me fare la mossa e pensare bene a fare quella giusta:) hai la mia mail!!! ciao ciao auguroni!!!!:)

  2. ciao carlotta… andrà tutto alla grande, ne sono sicuro, ci sono tante cose che cambiano nella vita di ognuno di noi, spesso ci si convince che ogni cambiamento sia definitivo, a volte si sta male, a volte si sta bene, tuttavia sono convinto che la cosa davvero importante sia esistere, nient’altro, e credo che questa consapevolezza non manchi a nessuno dei due… buona vita amica! :)

  3. credo di avere lasciato prima un commento che nn è stato memorizzato. ti avevo scritto che il blog mio è chiuso momentaneamente.. non è che io abbia avuto tante scelte sulla decisione che ho preso.. ho deciso per la cosa più logica e pratica e giusta.. spero.. quindi adesso ho poco tempo per tutto.. a te faccio tanti auguri.. incrocio le dita per entrambi!!:)

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