Ladri di biciclette

9 Gennaio 2011
1 minuto di lettura

Un simpatico carabiniere della stazione di Piazza Dante ci ha detto: inutile pensare ai se, ai come e darsi tutte le colpe del caso, erano belle, valevano, e se le sono prese, l’avrebbero fatto comunque presto o tardi. In effetti, sia io che Veronica, da principio non abbiamo fatto altro che dire: se fossi sceso a prendere le sigarette, se avessimo fatto il giro in bici che avevo proposto, se questi maledetti ladri di biciclette fossero in galera anzichè a piede libero. Insomma, fatto sta che tra le 18 e le 18: 30, ignoti hanno liberato dalle loro grosse catene che le assicuravano alla ringhiera della scala, nel nostro pianerottolo, la mia gloriosa Bianchi, compagna instancabile lungo il mio cammino per Santiago, e l’Atala di Veronica che l’estate scorsa ha battuto le strade e i marciapiedi di mezza Europa.

Adesso, al di là della frustrazione che si prova quando ti portano via qualcosa che ha un valore, non solo economico, la cosa che piega di più è che a rimetterci in questa stupida guerra dei poveri sono sempre le persone che lo meritano meno. E pensi, ma che vadano a rubare agli assessori, ai politici in genere almeno per ricambiargli il favore anziché privare noi delle poche cose (e sottolineo cose) che ci appartengono.

Forse le troveremo, probabilmente no, quello che posso fare adesso, in tutta serenità, è solo augurare a questi ladri di biciclette di spendere in medicine il frutto del loro atto.

Chiudo!

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

I sacchetti biodegradabili

Prossimo articolo

Bersagli fragili

Le ultime da Diario

Venerdì 18 Gennaio 2002

Pian piano ne sto uscendo, lo dimostra anche il fatto che non scrivo più con la stessa frequenza. Ne sto uscendo molto

avventure oniriche

Questa notte ho fatto uno stranissimo sogno, se solo ne avessi un pò di voglia su questo potrei anche scrivere un bel

rubare al cielo

Mi chiedo, a quest’ora della notte, se è giusto rubare qualcosa al cielo. Siamo stanchi di guardare sempre le solite cose, stanchi

R.I.P Nelson Mandela

Quando nella vita dell’uomo comune accade qualcosa di straordinario, ci si sente inondati da una bella energia, ed è quella sensazione che
TornaSu