I 30 sono vicini… solo 1 giorno e… zapp!! Conterò la mia età anteponendo il 3.
Crescere significa anche questo, avere a che fare con i numeri che meglio di qualsiasi altra cosa esprimono fisicamente il tempo che passa, almeno fin quando il nostro corpo non si riempirà di rughe ed i capelli non cominceranno ad imbiancare… si, perchè per me l’età è ancora un fattore cronologico; questo mi spaventa un pò perchè i 30 anni dovrebbero cominciare ad essere quelli delle certezze, del posto fisso, di una moglie accanto magari anche con qualche “creaturella” in più a colorare la vita… ed invece io mi sento e mi comporto come se avessi ancora 20 anni… mi abbandono a pericolosi confronti con monaci tibetani, mi lascio ancora trasportare con incoscienza da emozioni ed entusiasmo… a 30 anni non sono altro che un bambino con le preoccupazioni e l’angoscia di un adulto.
Molti dicono di conservare il bambino che è in noi fino alla fine… io dico “che senso ha”… crescere è una condizione mentale oltre che biologica ineluttabile; non serve illudersi che non cambi niente, non serve convincersi che il mondo sia sempre come lo vediamo da bambini?… non è vero, lo si sa… il mondo è tutt’altro che un uovo con la sorpresa dentro, anzi, a volte è fin troppo trasparente e la dolce sorpresa è tutt’altro che piacevole. Si supponga pure di poter realizzare i propri sogni, di riuscire a raggiungere ciò che più ci preme: comunicare col prossimo ed essere compresi… e dopo, cosa accade dopo, cosa succede quando hai fatto tutto quello che sentivi di dover fare… i giorni fuggono, come le nostre energie che decadono lentamente… e poi? Poi il niente, o forse qualcosa che comunque non c’entra con quello per cui abbiamo lottato… adesso capisco il nichilismo, il volersi rifugiare nella fede in “niente”… è comodo, ci si prepara a ciò che verrà… il niente appunto, o forse il tutto!!
Vorrei vivere con la mia donna, sposarla e giurarle amore eterno… lo vorrei davvero ma sono inquieto, ho paura di sbagliare tutto per me, per lei, per il mondo intero che non si accorge di noi individui… cambiare le cose? Non mi va, preferisco produrre, creare… che poi gli altri si accorgano di ciò che faccio e lo apprezzino… bene! Sennò pazienza… c’ho provato…
Solitudine?? No… non amo la solitudine… voglio continuare a vivere con la mia donna e fare ancora musica… a volte ho come la sensazione di non avere il pieno dominio di me, di non riuscire a controllare le emozioni e gestire la mia vita… basta vah… auguri Nicola…
i 30 sono vicini
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il mio parere,nasce dalle mie personali esperienze…la gioia per me è successo, non inteso come raggiungimento della popolarità ma bensì raggiungimento di chiarezza di idee comprovate dai fatti…ma soprattutto ricerca di sicurezza in se stessi…non negli altri.
D’accordo con te… in realtà però gioire, stupirsi, giocare e sperare sono sempre sentimenti condizionati dal contesto in cui vivi: il lavoro, la società, la persona che ami. Quando sei un bambino i contesti non hanno un’importanza così marcata come quando sei adulto quindi… beh, credo che nell’adulto che vuole sentirsi bambino ci sia l’illusione di esserlo piuttosto che la realtà della cosa che è ben diversa…
Riguardo a questa frase: «Molti dicono di mantenere il bambino che è in noi fino alla fine… io dico “ma che senso ha”… bisogna pur crescere; perchè illudersi che non cambi niente? che il mondo sia sempre come lo vedavamo da bambini?»
Beh, nn sono d’accordo: Mantenere il bambino che è in noi, secondo me non significa illudersi che niente cambi, ma continuare ad usare la fantasia, continuare a giocare, a sperare, a gioire e a stupirsi.
BUON COMPLEANNO!!!
Ma di che ti preoccupi? Ti conosco bene e non mi sembri decaduto nè mentalmente nè fisicamente!! :-)
Baci
beh, auguri anche da parte mia,
che da due anni ho il tre davanti