Pressapoco 33
tastiere navigate nella ruggine
note senza articoli
il tuo messaggio mi ha strappato
un sorriso ed una smorfia insieme
Torna il pensiero ai giorni
dove hai fatto a pezzi le ali della mia farfalla
lasciandomi nella miserabile pozza dei cornuti
a piangere sui miei errori
a macellare un cuore gonfio della tua assenza
Questa è la smorfia
e bada, non è d’orgoglio che parlo
ma di un sentimento che si agita nella mente
perchè questa scali il podio
delle “Storie Tristi Cinesi”.
“Rincoglionito Salta dalla Torre”
libera le tue viscere al suolo
perchè il tumefatto intestino
venga scambiato per merda di cane da un passante
Siedo, seggo, poso il culo s’una panchina di legno ammuffito
rido, canto e poi uso parole forti con la carne della mia pelle
vorrei la felicità per lui, come per me stesso
ed assisto a scuse sincere mentre una blatta batte le antenne in segno di approvazione
ho superato l’inverno delle idee
spargendo semi di papavero sulla mia terra arida
ed invero qualche pianta bastarda ha tirato su la testa
mostrandomi la sua vagina silenziosa:
sono prostrato innanzi ad esempi di così rara classe
Ma adesso il sorriso:
il colore dei tuoi occhi, la morbidezza dei capelli
l’aria da bambina adulta
e sulle spalle doloranti il segno di un dolore
ogni tenerezza e sincero amore
emergono dai ricordi come aria dal fondo dell’oceano
e mi torna alla mente la complicità di un teatrino improvvisato
ove l’uomo delle nevi avrebbe fatto la sua comparsa scrivendo col piscio sulla neve bianca
il nome di nostro figlio
un bambino col tuo sorriso, i tuoi occhi
la tua voglia di vivere
una gioia che provo ad immaginare
ma che subito seppellisco sotto la veste del più forte guerriero di Gran Burrone
perchè l’aver vissuto tragedie
non ci rende persone migliori
e se una merda di cane sei stato
non è certo la morte puttana a renderti ambrosia
ho raggiunto l’estate del risveglio
ove non sono più padrone dei miei bisogni
eppur t’amo, ma così ti respingo
ed allora mi tengo lontano
sospirando al suono della tua voce