Non so da quanto tempo non mi capita di scriverti due volte nello stesso giorno, ma sai non capita tutti i giorni di essere investiti da nuovi ordini di idee e specialmente di sentire scorrere dentro sé la linfa artistica.
… ma cosa è cambiato da questa mattina? Qualcosa di sicuro, eppure quell’angoscia che mi ha tormentato per tutto il pomeriggio trascorso in ufficio adesso che sto scrivendoti sembra dileguarsi. Nascono nuovi sospetti, “amore” sta forse cercando di guadagnare terreno? Oppure è la vecchia storia di Art, costantemente infelice a causa del suo nichilismo antieroico e non rassegnato, raramente preda di strane esplosioni di gioia come più spesso inchiodato da abissali malinconie… beh, non ricordavo di stare così male, ma forse è stata l’abitudine a farmi pesare di meno la mia condizione. Cosa è realmente accaduto da questa mattina, perché Superamore non mi soccorre guidando la mia mente alla ricerca della verità… ma quale verità?! Forse quella del sentirmi ricambiato da Cristina… ma non scrivevo poc’anzi che Superamare equivale ad un affetto incondizionato, non scrivevo forse che sarei sopravvissuto anche se lei non mi avesse dato… sono domande che cercano risposta, o che forse non vogliono trovarla.
Certo adesso non riuscirei, anzi non potrei discutere di questi argomenti con Cristina, non ora che la capisco posso pretendere spiegazioni… altra correzione… non sono necessarie delle spiegazioni.
Forse gli atteggiamenti suoi mi causano quest’angoscia, ieri mi ha confessato che tutto sarebbe potuto tornare come prima ed oggi ha rifiutato un mio invito perché impegnata al K. con V…. V.! Sinceramente la cosa mi ha infastidito, non certo perché ha scelto V. come nuovo compagno (ultimamente è toccato anche a Valentina), anzi, credo che la gelosia non c’entri proprio nulla, solo mi ha dato l’impressione di strasbattersene di me; cazzo!! Avrei voluto leggerle la pagina precedente, avrei voluto parlare delle nuove scoperte, ma lei ha avuto qualcosa di molto più importante da fare, una stramaledettisima serata in quel fottuto luogo di aggregazione di massa. E poi in questo istante non ha nulla da fare. Fermo lì, ma non mi starò contraddicendo un zinzino?
Allora, facciamo il piano della situazione! Supponiamo che Superamore vivi dentro me e muti a seconda di certe condizioni: la prima è il riconoscersi SUPERAMANTI SUPERAMATI, in parole povere Superamore a doppio senso di circolazione; la seconda è il riconoscersi SUPERAMANTI IGNORATI, intuitivo il senso. Certo questa mattina mi trovavo nella prima condizione, adesso mi sento nella seconda… non è cambiato nulla, c’è solo in più quest’angoscia quasi inspiegabile, comunque illogica alla luce dei precedenti ragionamenti… a meno a che la seconda condizione non la implichi… naa!
Potrebbe essere un postulato d’amore, la chimica prima o poi prende il sopravvento. Ma io aggiungerei la frase “…se Superamore giace nella seconda condizione”. In fondo amore ha dominato proprio quando ero costretto a starle lontano. Ma adesso che sta combinando amore, la quasi consapevolezza che di me in lei non viva più alcuna parte, me la fa scadere dal cuore, i momenti meravigliosi passati insieme perdono di significato o meglio restano relegati ad un passato insignificante. Non pretendo che si comporti diversamente, e questo non è da amore, solo questa forma di Superamore è così diversa da quella che questa mattina mi ha regalato il sorriso del cuore! Che Superamore sia un sentimento che impone anch’esso delle condizioni?!
Non invade la libertà altrui, non pretende ma agisce alla radice. Non vorrei che finisse così, non vorrei dimenticare Cristina solo perché lei dimentica me… non è giusto.
Ma cazzo! Siamo creature organiche… spero che tutto questo non sia il preludio a qualcosa di terribile.
ore 22:45
E l’angoscia. Come spiegare l’angoscia! Forse nel profondo del mio cuore c’è qualcosa che lotta contro questa forza misteriosa. Ma l’angoscia è pericolosa in concerto con questa non identificata antiforza. Sarà l’antiegoismo che la genera, perché in fondo la seconda condizione di Superamore genera egoismo e questo va contro la prima. Se l’angoscia dovesse prevalere mi troverei incapace, totalmente incapace di gestire la situazione… continuo a temere che tutto questo sia il preludio di una grande tragedia, ho paura che stia sbagliando a vederla in maniera così ottimistica… temo che…
ore 2:21
L’angoscia deriva dalla sua mancanza, ma soprattutto dalla triste considerazione che neanch’io sono in grado di Superamare. Superamore è stata l’unica forma di sentimento in cui ho creduto, adesso temo che non mi resti nulla, proprio nulla. Spero che la chimica sistemi le cose prima che scatti qualcosa di cui comincio davvero a preoccuparmi.