A parte un molare, confiscatomi ieri da un brutale dentista, qualcosa è venuto a mancare nel meraviglioso universo di certezze che andavo decantando nelle pagine scorse. Già, forse sono stato troppo precipitoso quando parlavo di abrogare il “famoso postulato”, ché nulla di veramente esaltante esiste che non si consumi, se non nel giro di 24 ore, entro qualche giorno. Sarà un momento passeggero, probabilmente adesso le telefonerò e riuscirò a convincermi dell’infondatezza dei miei dubbi. Perché tutto deve sempre essere così difficile, perché certe esperienze non devono fare il loro giusto corso: forse SuperAmore, come il superuomo, trova parecchi ostacoli quando si avventura nell’autostrada caotica della realtà, forse si farebbe meglio a relegarlo nell’U.A. senza pretendere che discenda, portandosi dietro tutto l’ideale, su questo deforme mondo. Alla base dei miei dubbi: il sentirmi messo in secondo piano.
Egoismo? Può anche darsi, meglio però “pretesa” di essere ricambiato con medesimo o quasi SuperAmore tanto che ogni cosa: amici, parenti, passioni, passi in secondo piano.
Già, ricado sempre nei miei soliti errori, spero solo che Cri capisca e mi venga nuovamente incontro per circondarmi di quell’affetto che mi manca così tanto in questi momenti.