Due giorni di sana e indefinibile scorata malinconia, nonché due giorni trascorsi a riflettere su ciò che veramente conta per me, su Cristina, sull’assurdo e impossibile pensiero che voleva convincermi ad abbandonare tutto, ché al massimo in un paio d’anni mi sarei riabituato alla solita vecchia vita, due giorni trascorsi fra vino e tristezza aventi il loro felice epilogo ieri sera in campagna dove ho avuto tutta la notte a disposizione per tornare sui miei passi, o meglio per definire meglio il problema, per concludere che di certo non era demolire questa meravigliosa esperienza la soluzione ai miei problemi, ché in ogni caso, se avessi dovuto lasciarmi scappare la frase – OK, tagliamo. -, dopo qualche giorno mi sarei immediatamente ricreduto e avrei fatto di tutto per rimediare.
Dubbi su di lei, sul SuperAmore che nutre per me? No di certo, la mia angoscia e i miei improbabili dubbi sono scaturiti dalla situazione che si è venuta a creare: un’ingiustificabile riavvicinamento con F. con conseguenti e significative diminuzioni dei momenti che trascorrevamo in compagnia, nonché naturalmente la mia quasi incapacità nel credere a questo sogno.
Questa volta lei mi è comunque sembrata meno disposta a venirmi incontro, forse un modo per dimostrarmi che se non fosse per lei sarebbe tutto finito chissà da quanto tempo. Nonostante tutto siamo riusciti a risolvere, o meglio ad appianare il problema. Le ho spiegato che non sarei riuscito ad accettare la situazione venutasi a creare. Ma SuperAmore che ci lega è al di là dei problemi terreni e mai niente e nessuno, se non lei stessa, potrebbe costringermi a mollare tutto.
Continuerò…