Non mi par vero di averti scritto solo 13 giorni fa, leggendo la pagina precedente mi è sembrato fossero trascorsi almeno due mesi dalle vicende raccontate; sai, il tempo sembra passare lentamente da quando conosco Cristina, e le idee stanno abbandonando il mio spirito ossessionato da questa meravigliosa e terribile malattia: Superamore.
Non ho mai trascorso un periodo più arido, in quanto a rapporti sociali non riesco neppure a mostrare la solita facciata, molte persone che mi stanno vicino riescono persino ad intuire ciò che sto pensando o sentendo, sono fottutamente allo scoperto e tutto a causa della frustrazione che mi causa la maledetta situazione venutasi a creare: mi sento combattuto fra la decisione di abbandonare tutto (cosa per la quale mi sono dimostrato incapace) e quella di giurarle eterno Superamore nonostante tutte le contraddizioni e situazioni che girano attorno al nostro rapporto. In radio sono un disastro, non riesco a combinare nulla di buono, e tutto questo a causa di questa stramaledetta insoddisfazione mista ad una forte preoccupazione per il futuro. Solo la musica e le mie letture più, quando capita, la dolcezza del mio amore Cristina, riescono a tirarmi su. Già… il problema non è solo Superamore, benché anch’egli abbia una certa portata nel clima complessivo di inaridimento spirituale, credo che siano anche altri i problemi che mi angosciano. Innanzitutto il crollo del mito della radio dovuto ad un cambiamento professionale che mi è stato imposto dal nuovo regime direttivo, nonché della mia incapacità di essere moderno e quindi commerciale (non che questo sia un male)… se non cambio il mio stile di fare radio e la mia proposta musicale, mai avrò un posto… BENE, che si fottano tutti, non tradirò la mia musica per denaro né per quel branco di fottuti ignoranti che stanno dietro i microfoni. Non è ancora detta l’ultima parola, proporrò un ritorno al vecchio modo, cercherò di raccogliere maggiori consensi possibili (da parte del pubblico siciliano naturalmente), e quando mi sbatteranno fuori dovranno poi pregarmi di tornare… che discorso da giullare!!! Ma cosa fare in futuro… l’altro giorno mi sono sfogato con Cristina che si è rivelata un valido supporto morale… quanto mi fa star bene il calore del suo abbraccio.
Cristina… altro dilemma. F. sta diventando sempre più opprimente e non lo biasimo per questo… Dio non c’è, Cristina la vedo troppo di rado… e che cazzo di strafottutissima sfiga!
Crisi professionale
Credevo che avrei potuto portare alta
la bandiera del VERO sentimento;
credevo che voi avreste potuto capire
ciò che sentivo io, ciò di cui vi parlavo;
speravo che ognuno di voi
avesse atavica la capacità di approfondirsi…
avreste dovuto perdervi per poi ritrovarvi
e invece, vi è piaciuto solo pavoneggiarvi di erudizione
Non era questo che volevo da voi
volevo aprire delle porte e lasciare che vi entraste
e non che vi soffermaste a guardare le etichette.