24 Ottobre 1990 (mercoledì) ore 17:15

24 Ottobre 1990
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Ieri Tiziana ha fatto 17 anni, sono andato a casa sua per farle gli auguri e per regalarle una chitarra. Mi ha accolto con la solita gentilezza e si è discusso delle solite stronzate. Al momento di andarmene le ho lasciato la chitarra sul divano e le ho detto: – Questa è per te. – Lei non ne voleva sapere, le pareva un gesto eccessivo e mi ha più volte incitato a riportarla con me. C’è stato tutto un fuggi fuggi infantile: io posavo la chitarra e scappavo verso la porta e lei che mi inseguiva per restituirmela. Alla fine, dopo che il sudore aveva già inzuppato le nostre vesti, mi ha detto: – In questa chitarra c’è la tua vita, non posso accettarla! -, ed io nella mia testa – è il momento -.

– La mia vita sei tu Tiziana -, ho cercato di trattenere il mostruoso imbarazzo che mi faceva mancare l’aria convincendomi che stavo recitando una parte – ti amo da impazzire e troppo tempo sono stato lontano da te. Non so se ho bisogno di una risposta da parte tua, per il momento so solo che avevo bisogno di dirti questo, di metterti a conoscenza del fatto che la mia vita senza te non è niente e che il mio amore per te è più grande di quanto tu possa immaginare. Ti prego di accettare la mia chitarra, sarei troppo felice a saperla in mano tua, su questa chitarra ho versato troppe lacrime, è parte di me come lo sei tu, e voglio che la tenga con te per sempre. –

Tiziana mi ha sorriso con una dolcezza fuori dal comune, ho conosciuta una nuova parte di lei. Si avvicina a me, mi bacia sulla bocca, poi si allontana e mi dice: – Sei dolcissimo e mi piacerebbe tantissimo stare con te, ma l’amore non è qualcosa che si può modellare, se non sei innamorato di qualcuno non c’è nulla che tu possa fare per fartelo piacere benchè lo vorresti tanto. Dimenticami ti prego. – Mi ha lasciato ancora una volta la chitarra e si stava per dirigere verso casa quando io mi sono avvicinato a lei, le ho ridato la chitarra e le ho detto: – In ogni caso voglio che tu la tenga, chissà lei potrebbe fare qualcosa. – Sono andato via più che soddisfatto, il primo passo era stato fatto e adesso dovevo solamente insistere come aveva insistito Salvo con Veronica. Andrà tutto bene, lo sento.

Il consiglio di un amico
Il tempo passava, e tu stavi sempre lì, a piangere
le stagioni passavano, e tu stavi sempre lì, a pensare a lei
le estati volavano, e tu stavi sempre lì, a distruggerti…
ma lei non lo sapeva.
Voglio che tu la cerchi, ovunque sia
voglio che tu ti asciughi le lacrime… si, mandale via
voglio che tu le dica che muori per lei,
solo tu puoi impedire che finisca in quella folla.
Prendi la chitarra, suonale la tua canzone
prendi la tua macchina, portala nella storica valle
prendi la tua torcia, portala nelle grotte dove sulle pareti sono incise le prove del tuo amore
prendi un coltello e porgile il tuo cuore.

Il consiglio di un amico Il tempo passava, e tu stavi sempre lì, a piangerele stagioni passavano, e tu stavi sempre lì, a pensare a leile estati volavano, e tu stavi sempre lì, a distruggerti…ma lei non lo sapeva.Voglio che tu la cerchi, ovunque siavoglio che tu ti asciughi le lacrime… si, mandale viavoglio che tu le dica che muori per lei,solo tu puoi impedire che finisca in quella folla.Prendi la chitarra, suonale la tua canzoneprendi la tua macchina, portala nella storica valleprendi la tua torcia, portala nelle grotte dove sulle pareti sono incise le prove del tuo amoreprendi un coltello e porgile il tuo cuore.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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