La scorsa notte ti ho sognata.
Ero legato a te e ti tenevo stretta…e i vermi avanzavano
e d’improvviso si dileguavano in un fuoco ardente.
Noi due mutavamo, la bocca sporgeva in avanti, le braccia divenivano ali e
due aquile volavano nell’immenso cielo.
Ma qualcuno ci scruta da lassù, le ali si liquefanno, ritorniamo umani e cadiamo in un grande mare
sprofondando nell’immenso blu.
Respiriamo, siamo due pesci che nuotano allegri nel mare.
Ma qualcuno da lassù ci scruta
un fosso si apre sotto di noi e sprofondiamo, tenendoci stretti, baciandoci dolcemente.
D’improvviso mi ritrovo nel mio letto
avvolto da lenzuola di lino.
Sento dei passi nel corridoio, grido – c’è qualcuno lì? –
Il rumore si avvicina… onore a sua maestà il verme.
(la crisi )
Sono seduto a pensare ed ecco che entri tu.
Ti meravigli della mia stanza, c’è tanto disordine
cerchi di parlarmi, non otterrai nulla.
Non ti preoccupare Tiziana, è soltanto una delle mie crisi, sto cercando di riempire gli spazi vuoti del mio cuore.
Accanto a me c’è una scure, l’afferro e spacco il televisore – Troppe notizie cattive –
Ti piace questo vino Tiziana, assaggialo! Glielo lancio contro – Lo hai scansato Tiziana
non dovevi
non dovevi svuotare il mio cuore.
Riempire gli spazi che son rimasti vuoti
mi sta costando troppa fatica
forse mi sta portando alla pazzia.
Sta scappando, ha paura di me, le grido – Ferma, non fuggire
devi aiutarmi a riempire gli spazi vuoti del mio cuore… e non gridare così.
Lasciatemi tutti stare, solo lei può aiutarmi.
Ti prego Tiziana non fuggire, resta ad aiutarmi.
Le scaravento addosso un lampadario – Che fai scappi?
Così pensavi di poter fuggire,
ma ora sei prigioniera dei vermi.
Sarai processata da sua maestà il verme e sarai accusata di aver svuotato il mio cuore.
Così pensavi di poter sfuggire alla punizione… forse sarò impazzito
ma goderò a saperti divorata dai vermi, chiusa in un muro.
Adesso sto in una barella,
hai chiamato i tuoi amici corvi ma non fuggirai ugualmente la tua sorte.
Avevo un piccolo diario dove scrivevo le mie memorie.
Ora il diario è stato divorato dai vermi ed io con esso.
Sono in una strana dimensione, ti trovi con me perché pure tu sei stata divorata dai vermi.
Oooh! Che fine hanno fatto i tuoi splendidi capelli
il tuo dolcissimo viso
il tuo meraviglioso corpo.
Non c’è più nulla ormai;
solo una cosa mi hai lasciato, degli spazi vuoti nel mio cuore.
Credo di essere impazzito.
Quando ti telefono
a casa non c’è mai nessuno.
Mi dicevi che hai dei vermi al posto del telefono
e ti fa schifo toccarli per rispondermi.
Credi che sia rimbecillito? Un giorno mi cercavi continuamente
eravamo sempre insieme a vedere quegli stupidi film con i vermi che avanzavano.
Andiamo Tiziana non negare di avermi un giorno amato
e di avermi poi odiato.
No, non sto impazzendo, sto solo rinascendo
e ti aspetto per riempire gli spazi vuoti del mio cuore
non aspettare che arrivino
voglio che tu mi stia sempre vicino, li sento strisciare dietro il muro,
mi stanno venendo a prendere.
Non sto impazzendo, sto solamente rinascendo.
Quando ero piccolo papà mi diceva che ci portava la cicogna…
non era vero, i vermi ci portano
perché noi in fondo siamo come loro
solo vermi possono uccidere altri vermi
solo vermi possono lanciare delle bombe e distruggere secoli di civiltà.
Li sento, stanno venendo a prendermi, mi sono quasi addosso, sento la loro puzza… per me è finita,
addio mondo crudele
addio Tiziana, amore mio.
Cazzo non li hai riempiti però…
Adesso sono nuovo, vado in giro per la città.
Li ho visti, ho fatto amicizia con loro.
Adesso voglio per me una ragazza senza dignità
voglio una porcellona.
Tiziana vai via, adesso tutte mi desiderano, non so che farmene di te
va a parlare con loro.
Ora sono felice, ho riempito gli spazi vuoti del mio cuore
Non sono impazzito
sono solamente una persona diversa
voglio per me una ragazza che faccia ciò che voglio.
Professori me ne sbatto di voi,
siete solo dei vermi
e adesso io sono come loro. No