Si, forse ha ragione “orrore” quando dice: ma siamo davvero ciò che sentiamo di essere? Siamo sicuri di essere qualcosa… se si in virtù di quale miracolo o rivelazione?! Si, vorrei poter dire che è così, rassegnarmi a questo stato di cose ed ignorare il dolore delle tante giornate andate storte, e magari anche la felicità di quelle che invece si chiudono bene; la consapevolezza di non essere davvero sicuri di ciò che si è alimenterebbe la facoltà di ignorare il dolore nostro e degli altri in quanto sensazioni di un possibile “niente”. Essere fiume, scorrere e non preoccuparsi più dell’alfa e dell’omega della propria esistenza; essere vento: ignorarsi ed ignorare soffiando sulle disgrazie e le gioie altrui; essere pioggia: bagnare, dissetare, conquistare; essere fuoco per distruggere e nient’altro.
Insomma tutti i nostri sogni, la nostra vita, il nostro mondo… tutto nel niente di una coscienza consapevole e rassegnata.
Magari! Magari…
anti-materia contro il dolore
Le ultime da Diario
8 Febbraio 1994 (martedì) ore 17:00
Non so come sia potuto accadere, è stato come un bisogno impellente che ha scavalcato tutti i limiti imposti dalla ragione, un
Angy
Di seguito pubblico uno scambio di e-mail con Angy, sperando che anche lei possa contribuire a popolare questo blog… ———————– Ciao, per
28 Febbraio 2002
Ultimo giorno del mese, comincio a fare i conti… allora: 4 mesi 1/2 di separazione, intervallati con cadenza mensile di 1 settimana
12 Dicembre 1989 (martedì) ore 12:40
Boh! Nessuno si e più fatto sentire dalla mitica sera. Ho telefonato recentemente a Tiziana per invitarla a casa per suonare un
16 Gennaio 1996 (Martedì) ore 9:45
Solo il tempo saprà confermarmi di quanto balorda possa essere la chimica che interferisce coi pensieri umani, quanto assurdo possa essere il