Francamente non saprei come riassumerti cosa mi è capitato in questi due mesi buca… il congedo è vicino e non posso dire, di contro a quello che sostenevo il mese scorso, di esserne contento. Nonostante il comandante mi tenga ormai in grande considerazione affidandomi compiti di gran lunga superiori rispetto a quelli che sono costretti a svolgere i miei commilitoni, nonostante oramai evito spesso di andare a casa preferendo stare qui a fumare e bere con gli amici, la mia notevole e fottuta sensibilità mi ha svelato l’ambiguità di tutta questa situazione e la mia ragione mi ha costretto ad elaborare in fretta qualcosa che giustificasse tale presentimento. Il trucco sta tutto nella convivenza imposta… non posso credere che sia così facile trovare dei veri amici in così poco tempo… non è così? Beh, allora qualcuno mi spieghi il perché dopo il congedo questi famosi amici tornano alla loro vita senza preoccuparsi di farne partecipe qualche commilitone, non posso pensare che la causa sia solo la lontananza che nel mio caso si riduce a qualche centinaio di chilometri. Boh… non ci capisco niente, forse è una delle sindromi pre-congedo.
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