Francamente non saprei come riassumerti cosa mi è capitato in questi due mesi buca… il congedo è vicino e non posso dire, di contro a quello che sostenevo il mese scorso, di esserne contento. Nonostante il comandante mi tenga ormai in grande considerazione affidandomi compiti di gran lunga superiori rispetto a quelli che sono costretti a svolgere i miei commilitoni, nonostante oramai evito spesso di andare a casa preferendo stare qui a fumare e bere con gli amici, la mia notevole e fottuta sensibilità mi ha svelato l’ambiguità di tutta questa situazione e la mia ragione mi ha costretto ad elaborare in fretta qualcosa che giustificasse tale presentimento. Il trucco sta tutto nella convivenza imposta… non posso credere che sia così facile trovare dei veri amici in così poco tempo… non è così? Beh, allora qualcuno mi spieghi il perché dopo il congedo questi famosi amici tornano alla loro vita senza preoccuparsi di farne partecipe qualche commilitone, non posso pensare che la causa sia solo la lontananza che nel mio caso si riduce a qualche centinaio di chilometri. Boh… non ci capisco niente, forse è una delle sindromi pre-congedo.
18 Gennaio 1995 (mercoledì) Pozzallo ore 19:15
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5 Dicembre 1991 (giovedì) ore 7:50
Tutte le mattine Tutte le mattine, sempre le stesse cose la televisione, strumento del potere io, la mia vita lineare tutte le
8 Luglio 1995 Sabato ore 14:10
Torno a porre, all’attenzione di ogni fibra del mio corpo, l’ipotesi di un insano gesto idea partorita dall’odio sviscerante che nutro verso
24 Maggio 1991 (venerdì) ore 22:16
Avevo giurato di non scriverti più per sfogo e invece è destino che noi due ci vediamo solo in giorni sfigati. Non
11 Settembre
Ieri il triste anniversario di un giorno assurdo… uff, mi chiedo perchè mai dobbiamo aspettare gli anniversari per sdegnarci nuovamente, è forse
Una giornata in bicicletta
Le persone si ammalano perchè credono di non riuscire a stare al passo con la società... mi chiedo perchè alcuni sentano così