Ed eccomi come da copione a svolgere il mio secondo turno di guardia. Qui tutto tace, alcuni tra i miei commilitoni dormono, altri, che raggiungerò fra poco, sono in bagno a fumarsi uno spino. A parte piccoli particolari del tipo che chi mi ha preceduto nella guardia in camerata mi ha svegliato dicendomi che gridavo frasi del tipo – bastardi, sono in finale! – e che quando mi hanno chiamato per il turno di questa notte ho risposto – si mamma, mi sto alzando -, mi trovo bene in questa solitudine. Ho conosciuto un ragazzo di Marsala con cui ho scambiato quattro chiacchiere prima di iniziare a scrivere, in fondo fra la massa c’è qualcuno che ragiona, peccato che al solito la voce che supera le altre è sempre quella della gente peggiore. Sono soddisfatto di come mi sia adattato così velocemente e di come non sia quasi mai preda di serio sconforto, oggi osservavo ragazzi che al telefono con la mamma hanno aperto i rubinetti piangendo come bambini… beh, saranno persone anormali.
18 Febbraio 1994 (venerdì) TARANTO ore 3:15
Le ultime da Diario
6 Giugno 1990 (Mercoledì) ore 7:48
Mi accingo ad andare al mio ultimo giorno di scuola, le materie probabili: Latino, Greco, Scienze. Avrei potuto salvarmi il latino e
Domenica 25 Novembre 2001
I giorni sembrano mesi, tardano a passare e ciascuna giornata è sempre diversa dall’altra. C’è la giornata in cui esco con Riccardo,
amici
[…]comunque non disperare…. ti sono vicino, come amico[…] […]spero che tu possa stare presto meglio[…] […]vieni quando vuoi e stai tutti i
Vigilia di Natale
Io credo che il Natale sia anzitutto un momento interiore nel quale è d'obbligo chiedersi se le cose in cui crediamo stiano
4 Luglio 1995 Martedì ore 9:10
Sono strafottutamente angosciato, avrei voglia di gettarmi dal balcone per disperdere le mie membra e la mia fottuta coscienza nel freddo asfalto