La vita militare continua, il peggiore dei miei sogni non accenna a scomparire. Fortunatamente stamattina ho avuto modo di conoscere un ragazzo delle mie parti, Ivan… guarda caso avevamo entrambi un’amica in comune: Eliana. Abbiamo parlato parecchio di lei, sono stati compagni di scuola e si confidavano di tutto. Ivan si è rivelato un amico nel raccontarmi particolari intimi della sua esperienza con Eliana, dal suo racconto sono venute fuori delle cose che mai mi sarei aspettato sul suo conto, e da lì ho capito le problematiche di una ragazza sensibile che si nascondeva dietro un atteggiamento strano. Evito per pudore di spiegarti nel dettaglio ogni cosa, non sarebbe giusto nei suoi confronti. Vorrei tornare invece a parlare della vita in caserma e in particolare di un fatto piuttosto seccante: tempo fa sono uscito con un gruppo di ragazzi di Manfredonia, fra questi un ragazzo che mi ha quasi idolatrato per tutto il tempo pur conoscendomi appena. Improvvisamente stasera, prima che suonasse il silenzio, mi confida di amare il mio modo di parlare, di essere e infine… il mio viso. Molto gentilmente ho declinato la sua oscena proposta di metterci insieme mettendolo al corrente del mio amore infinito verso ben altro sesso, fortunatamente alla serietà delle sue espressioni si sono sostituite le colorite espressioni dei due di Vico del Gargano che col loro fulminante dialetto hanno gettato ridicolaggine su tutta la vicenda. Scusami, ma credo che il gay si sia svegliato, non lo vedo nella sua branda e non vorrei che fosse nei dintorni pronto a saltarmi addosso… a domani.
19 Febbraio 1994 (sabato) TARANTO ore 0:30
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3 Dicembre 1984 (lunedì) ore 21:36
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Giornata di vento
Sono le classiche giornate in cui si farebbe meglio a chiudersi in casa e non parlare con nessuno. Il vento fuori fa
12 Gennaio 1990 (venerdì) ore 9:00
Oggi a casa, salata autorizzata; a dire la verità non so neppure cosa scriverti, so soltanto che sono incazzato come un toro
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Oggi al pub imbraccerò la mia chitarra, stringerò il microfono tra le mani e comincerò a cantare e suonare… va bene, di
Montella Sabato 10 Novembre
Notte orrenda, notte burrascosa, notte di riflessioni trascinate dai sogni più dolci che al risveglio ti lasciano solo l’amaro della loro irrealtà.