Il giorno del concerto si avvicina, sabato partirò per Roma e lunedì sera sarò sotto il grande palco allestito con i migliori ritrovati della tecnologia moderna ad ascoltare uno dei miei più grandi miti dell’adolescenza: i Pink Floyd. Salvo l’esaltazione di cui sono preda in questi giorni dovuta alla magica ricorrenza, tutto procede per il peggio. Non un raggio di speranza, magari effimero, intravedo dentro e fuori da me, sto arrivando persino a dubitare delle certezze che ho acquisito in questi maledetti anni, non parlo delle verità ultime perché ciò contrasterebbe col mio pensiero relativo alla certezza che non vi è alcuna certezza, ma bensì delle mie passioni, della letteratura, della musica. Troppe volte mi sento un guscio vuoto e ho bisogno di volare con le ali dei veleni per riacquistare quella parte di me che sembra mi stia sfuggendo pian piano. E adesso mi chiedo che bisogno avevo di dissimulare la mia vera essenza e manifestarla solo a chi potesse capirmi se sono proprio le persone che ti capiscono quelle che ti abbandonano. E poi non sono mai riuscito a dissimularmi abbastanza, vado in giro a parlare di fascismo, tengo la foto del duce appesa alla parete della mia stanza e contemporaneamente parlo di libertà, di libertà totale. Detto fatto, non mi aprirò più a nessuno, forse serve più sembrare un guscio vuoto che essere considerato un essere senza cervello in continua contraddizione.
13 Settembre 1994 (Martedì) Pozzallo ore 19:20
Le ultime da Diario
sogni
Le sto dietro, corro come un disperato, grido e dalla mia bocca non esce alcun suono. Lei è davanti a me, si
2 Luglio 1995 ore 16:45
Ancora una volta, sembra che qualche mese fa ne abbia fatto quasi una tradizione, mi trovo a scriverti in perfetta solitudine nella
27 Ottobre 1995 Sabato ore 1:20
Una tragedia! Oggi sento di dover varcare la soglia della follia… ottimo rifugio da questa angoscia. Un giorno intero passato a versare
pensiero
Sono immagini che ricavo dalla memoria: un grembiulino azzurro, il viso buono… poi quel ragazzino della palazzina dei Tomasi, insofferente alle prepotenze,
Lunedì 29 Ottobre 2001
Sarei dovuto essere già in cammino per il mio monastero a Montella ma i miei amici hanno deciso di farmi compagnia partendo