La solitudine è un’ombra, che si rivela a chi si sente inutile… bella frase questa di Tagliapietra (ricordo solo le frasi considerato che ancora non mi è concesso di tornare ad udire quelle splendide melodie). La solitudine questa sera mi è stata fedele compagna, vorrei conoscere chi osa sostenere che si può convivere con essa, e chi la trova persino piacevole. Questa sera dopo una giornata decisamente negativa, vissuta all’insegna di un’apatia totale, ho cercato di rilassarmi uscendo un po’: mi sono trovato a vagare per la città col mio povero macinino stradevastato a combattere contro i ricordi, contro la paura… è difficile vivere con se stessi. A volte mi capita di avere delle grandi intuizioni, vedi pagina precedente. Niente di più vero ciò che sono riuscito a elaborare mentalmente, solo è più facile a dirsi che a farsi. Sono stato al distretto questa notte, ultimamente è difficile che mi entusiasmi davvero per qualcosa, ma questa notte, sballottato com’ero fra i ricordi, ho sentito il bisogno di concedermi un buon sano ritorno all’antico piacere di osservare i paesaggi desolati. La banda di Ibla suonava questa sera, il vento fischiava fra gli alberi creando un atmosfera da brivido in concerto con la musica che proveniva dalle finestre di quella grande struttura che un tempo era un distretto militare. Mi sono affacciato sulla ringhiera che dava sulla vallata, un’ondata di tristezza e una sensazione di vuoto assoluto si sono subito impadronite di me, ho dovuto allontanarmi da quella zona. Invece di fare la cosa più giusta e cioè prendere la macchina e scappare a casa, ho continuato a passeggiare per la strada continuando a farmi del male… perché mi mancano terribilmente le gioie dell’amore, e da buon emotivo del Katz quale sono non serve accettare quelle che sono le contraddizioni di fondo per acquietare lo spirito. Cristina è quasi sparita dai miei pensieri, ogni tanto la sogno di notte, la sogno che viene da me, che mi accarezza e mi consola, ma niente di quello che fa riesce a farmela più sentire vicina. E’ ancora un momento difficile questo, ieri ho avuto un’intuizione di quello che potrei diventare quando sarò guarito completamente, un perfetto cinico pessimista che gode della sua condizione di Superuomo e disprezza le donne considerandole tutte di bassa intelligenza e sensibilità… che cazzo, fortuna che è notte e mi si può comprendere… inutile sognare su ciò che sarò se non so neanche cosa sono adesso.
11 Gennaio 1996 (giovedì) ore 23:09
11 Gennaio 1996
1 minuto di lettura

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.
Ultimi articoli

Essere adulti fa schifo
28 Marzo 2025

a Gianni Cavalieri
16 Marzo 2025

E’ nato Semino
9 Febbraio 2025

Abbasso il suffragio universale
6 Novembre 2024
Commenti recenti
Le ultime da Diario

Insicurezza e genitorialità
Oggi mi sono fermato a pensare ad uno degli aspetti che più stanno dandomi filo da torcere nel mio acquisito ruolo di

Sabato 15 Dicembre 2001
Stamane ho il cuore a pezzi, vorrei piangere tutte le lacrime che ho inghiottito in questi giorni ma la mente è ostinata,

Montella Martedì 6 Novembre
Una prima frase che mi suggerisce il cuore questa mattina: Hai smesso di credere in un futuro insieme, ti è bastato. Sei

Io e la vita
Il mio rapporto con la vita??!! Bohhh! E chi ha un rapporto con la vita che possa essere definito in parole, che

27 Febbraio 1995 (lunedì) ore 16:40
Il foglio di congedo è arrivato via FOM e, dopo aver sbrigato ad Augusta le dovute pratiche, il 9 di questo mese