Ebbene si!! In una coppia, i singoli individui mutano secondo un iter che si perde nel subconscio e nel proprio mondo interiore che, diversificandosi da persona a persona, genera di volta in volta atteggiamenti diversi.
Si cambia… e come si cambia!
Domanda rivolta ai single: riusciamo a rievocare lo stato mentale nel quale convivevamo insieme all’amato/a? Le cose che si ricordano sono di solito quelle belle: gli abbracci, le carezze, tutto ciò che ha significato qualcosa.
Avvolto in un alone di romantica ma irreale sensazione invece è il modo in cui dipendevamo da quella persona: il bisogno di intimità a volte eccessivo, la paura di non essere accettati, tutte quelle cose che non avremmo mai voluto nel nostro rapporto. E’ sempre più comune pentirsi dopo aver lasciato, tornare sui propri passi, proprio perchè una volta soli, solitamente si perde la memoria dei trascorsi negativi esaltando il solo proprio sentimento.
Il duro lavoro di una coppia sta allora nella profonda consapevolezza che amarsi è un rischio perchè spesso non si cambia come si vorrebbe, tuttavia è bene acquisire la consapevolezza di ciò che si rischia di perdere non stando più insieme dacchè gli abbandoni “per cause di forza maggiore” sono sempre i più sofferti e soprattutto difficili da superare, più facile quando uno dei due non ama più.
Pertanto si ribadisce il triangolo delle intenzioni: impegno, coraggio ed umiltà. Solo in questo modo si può cambiare serenamente…
difficile convivere con ciò che si è odiato del leasciato/lasciante, quindi amare è sofferenza per la perdita della purezza dell’amore stesso, ma piacevole consapevolezza di tale perdita.