Le questioni sentimentali hanno sempre 2 arbitri in congenita contraddizione tra di loro: il cuore, stupido e ingannevole, e la ragione che, quando non si lascia trascinare dalla furia delle emozioni, concede quelle giuste pillole di consapevolezza che pian piano lacerano e distruggono qualsiasi rapporto. Quando bisogna chiudere? Beh, forse sarebbe giusto quando ci si rende conto che non si sta andando da nessuna parte, che non si progetta più nulla insieme, che la vita del proprio partner procede in maniera autonoma e distinta dalla propria, che ci si sente ogni giorno di più tagliati fuori e soprattutto quando ogni aspettativa viene tradita.
Il nostro mondo interiore, principale vittima e carnefice di una separazione, risente di forti sconvolgimenti misti a paura e ripensamenti… è finita, è finita.
Basta con queste parole da saccente ed il tono da saggista, fanculo la razionalizzazione di ogni emozione, fanculo la generalizzazione degli stati d’animo, fanculo le buone intenzioni che puntualmente vengono falciate dai desideri infantili di un cuore minacciato dalla fine di un altrettanto infantile bisogno di protezione, dalla paura di vivere e di restare soli, dal sogno di un amore perfetto perfettamente ricambiato, fanculo la ginnastica sessuale e anche i dolci baci tanto veri quanto velenosi… addio amore mio, addio.
Dove sei finito??………………………..avrei bisogno di parlare….
coraggio… coraggio… coraggio… coraggio