Perchè scrivo in un blog

28 Novembre 2003
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2 minuti di lettura

Me lo chiedo dal momento in cui sono passato dal diario tradizionale, agenda che puntualmente mio padre mi regalava all’inizio dell’anno nuovo, ad una forma di comunicazione che permettesse una condivisione potenzialmente globale di idee, parole ed esperienze che fino a quel momento erano state solo mie.
Tutto è cominciato per gioco durante il primo anno di università grazie al mio fido Pc 80.88 attrezzato con 1 monitor a fosfori verdi da 12″. Ho passato giornate intere a copiare tutto il contenuto dei miei svariati diari sul foglio elettronico, fino a pubblicarle in quello che adesso è diventato il 4° capitolo della sconosciuta saga Pagine di un diario, ancor prima di Nanni Moretti ;)) Dagli 11 ai 29 anni: fiumi di parole, esperienze e sensazioni narrate ogni volta con lo stesso incipit: Caro Diario.

La differenza tra il passato ed il presente sta nel fatto che adesso dovrei scrivere: Caro blog; certo non c’è più la stessa frequenza di allora negli interventi, ma sin dall’inizio, requisito fondamentale per chi decide di tenere un blog personale, ho cercato con me stesso un compromesso che mi consentisse di essere assolutamente “vero” e di non permettere/mi che, per paura del giudizio altrui, avessi potuto trattare questo diario elettronico diversamente da quello tradizionale.
Eppure le differenze ci sono e danno anche da pensare. Mi è capitato più volte di sfogare sentimenti di rabbia su questo foglio digitale sempre nello stessa maniera: furiosa, sincera e gratuita. Rabbia concentrata in periodi che spesso viene metabolizzata lentamente fin quando non perde d’importanza e scompare. Purtroppo in questo mondo non tutti vivono interpretano la comunicazione verbale alla stessa maniera ed è soprattutto la capacità di comunicare in maniera empatica col prossimo che si è davvero ridotta ai minimi termini; di conseguenza, spesso e volentieri, certuni interventi sono stati controproducenti per la mia “reputazione” tra la cerchia di amici e conoscenti che conoscono anche ciò che brucia nel profondo della mia anima. Le persone giudicano secondo i propri schemi ed interpretano a seconda delle loro esperienze, spesso non sono in grado di valutare oggettivamente i sentimenti altrui o perlomeno osservarli non solo con l’occhio della ragione.

Allora la spontaneità rischia di diventare un’arma nelle mani degli altri, perchè nessuna delle persone che conosco di persona tiene un blog, nessuna!!!
In altre parole: è giusto che solo io ed i miei cari amici cibernetici debbano conoscermi a fondo mentre io non riuscirò mai a sapere se la mia amica romana è innamorata di me? E’ giusto che chi non riesca ad aprirsi a tali contesti possa avere il diritto di conoscermi e così colpirmi o attirarmi con la forza di una sicurezza sociale che io stesso gli regalo attraverso queste pagine?

Beh… non so se tra i blogger questo tipo di sentimento possa essere condiviso, però mi consolo e mi piaccio per il fatto che scrivo qui e non temo di farmi conoscere per quello che sono, senza fronzoli e ipocrisia.
Ed è questo un apprezzamento che voglio rivolgere a tutti i blogger perchè ritengo siano persone dotate di una personalità talmente forte e decisa, da non temere di essere scoperti… questa è un gran cosa, specialmente in quest’epoca ove sembra dominare il pensiero debole.
In conclusione vi dirò un’altra cosa, sebbene questo strumento sia stra-criticato dai fautori di un certo tipo di filosofia sociale spicciola, se un giorno dovessi trovare la mia anima gemella tra questi scalmanati del diario on line, beh, avrò un motivo in più per amare tale strumento.
Buona notte e un abbraccio a tutti…

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

4 Comments

  1. …sono d’accordo con te nicola,
    trovare amici che non ti giudicano fermandosi alla prima impressione credo sia quasi impossibile oggi come oggi.Nei blog puoi anche essere di cattivo umore e sfogarti come ti pare senza che nessuno ti dia del lunatico o del paranoico…come sta succedendo troppo spesso a me!!!
    A volte credo sia meglio la solitudine,in fondo,l’importante è stare bene con sè stessi!

  2. Benvenuto nel mondo dei blog!Che sia un foglio di carta o un diario virtuale non importa, scrivi i tuoi pensieri, le tue emozioni, tutto ciò che ti passa per la mente…è il modo migliore per essere sè stessi.Ciao

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