12 Agosto 1995 ore 15:40

12 Agosto 1995
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Ho desiderato di fuggire da Marina apposta per scriverti, lì la casa è sempre piena di gente e solo qui, nella mia piccola stanzetta, posso con tranquillità comunicare con chi per anni non mi ha mai abbandonato. Sono successe tante cose dall’ultimo giorno in cui ci siamo sentiti, l’indomani Cristina è giunta in spiaggia a comunicare la brutta notizia… F. le mancava, forse si sarebbero rimessi insieme; ed io che mi cullavo nella certezza che la sua decisione di lasciarlo fosse definitiva, mi sono spinto troppo oltre nel credere ciecamente che io per lei fossi diventato la cosa più importante, eppure in quella meravigliosa serata sulla spiaggia lei aveva chiarito magnificamente i motivi della scelta di lasciarlo, perché d’un tratto questi motivi perdono d’importanza, ogni giustificazione si squalifica in virtù di un non ben identificato motivo, almeno lei non è riuscita a darmi una spiegazione ed io, deluso, ero intenzionato a mollare tutto, perché non avrei sopportato una vita intera fra sotterfugi, bugie… perché per me lei è diventata troppo importante e quelle grosse limitazioni alla nostra libertà di volerci bene sarebbero tornate, perché i soliti patti fra lei e F. non sarebbero stati rispettati e che progressivamente non saremmo più riusciti a vederci… e se lei tiene tanto a me, perché questa scelta? Potrei apparirti piuttosto confusionario nell’esposizione ma, credimi, in questi giorni non ho fatto altro che danneggiarmi, sto cercando rifugio nell’alcool ma non è più come prima, dentro me si insinua prepotentemente il bisogno di stare con lei e la solitudine mi fa troppo male. La sera in cui si sono rimessi insieme sono riuscito ad ubriacarmi collezionando una serie di brutte figure al baretto, una serata conclusasi in perfetta solitudine, in certi momenti, quando la musica si è fatta evocativa, l’abitacolo della mia automobile si è caricato di grida di dolore, piangevo senza lacrime. Il giorno le ripetevo che avrei mollato tutto, la notte disperavo della sua assenza e lei, fino a ieri, cercava di convincermi di quanto contassi per lei, “se mi lasci muoio”… e se le avessi detto “Se non lasci F., è finita!”, cosa mi avrebbe detto… forse mi avrebbe stretto a sé come ha fatto ieri notte in quel buio vicoletto che sta dietro casa sua, e avrebbe continuato a ripetermi le solite cose. La amo troppo e capisco che lei avverta il mio malessere e che cerchi in ogni modo di non perdermi, non sai quanto mi sia costato non sciogliermi come burro alle sue dolci e sincere parole… cosa c’è fra noi di così grandioso, cosa ci lega veramente. Non riesco a credere che tenga a me più di quanto non tenga al suo  rapporto con F., le sue parole possono convincermi come in precedenza hanno sempre fatto, ma i fatti le danno torto, e a me non resta che accettare questa situazione perché non posso fare a meno di vederla, di parlarle, di stringerla fra le mie braccia… no, è terribile sentirsi secondi a qualcuno in questi affari, SuperAmore non può rassegnarsi ai fatti eppure mi impedisce di rassegnarmi a lei, è come se la mia ragione avesse già preso con rassegnazione la fatale decisione, ma il cuore, la chimica che agisce sul mio corpo o, no, forse quel famoso sentimento che ti impone di amare senza condizioni, quel celestiale stato d’animo che risiede fra le idee utopistiche dell’U.A., quel qualcosa che è dominato e da chimica e da ragione, tutto questo rende mostruoso il tentativo di liberarmi di lei, non riesco più ad immaginarmi senza di lei eppure non curo più il mio aspetto e ho ricominciato ad estremizzarmi nel comportamento, sto vivendo un periodo terribilmente contraddittorio, l’unica certezza che mi rimane è il fatto che se dovessi seriamente decidere di lasciarla sarebbe troppo dura e non potrei neppure giurare di riuscire a resistere senza di lei, sembra che la mia vita si riduca ormai ai momenti che trascorriamo insieme e di questo ti rendi conto pure tu che non riscontri più alcun argomento che non abbia riferimenti diretti a Cristina.

Ti amo Cri, ti amo Cri, ti amo Cri, ti amo, ti amo, ti amo…

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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