E’ difficile riassumere in poche righe il dramma dell’esistenza umana, non e’ possibile altresi’ elencare dettagliatamente le illusioni che impediscono alla mente di accettare un tale dato di fatto.
Nel cercare una facile sintesi che esplichi al meglio il concetto di nichilismo (gia’ ampiamente definito da Nietzsche e malamente interpretato nei secoli) mi associo alle considerazioni di un grande filosofo: Arthur Shopenauer. Egli nei suoi scritti dimostra come al centro dell’esistenza non vi sia altro che dolore o noia a causa della mancanza di verita’ CERTE, UNIVERSALI e soprattutto RAZIONALI.
In che modo il filosofo riesce a raggiungere una tale deprimente constatazione, non sara’ forse la vittima di una vita triste e solitaria? Cercheremo di dare una spiegazione veloce: sin da quando l’uomo ha messo piede sulla terra ha stabilito delle “fedi” cui appoggiarsi nei momenti difficili. Inizialmente si e’ concesso un dio naturale rappresentato dal sole o dal fuoco, con l’evoluzione la societa’ ha generato di volta in volta valori ed ideali sempre piu’ solidi e universalmente riconoscibili. Ognuno di noi, sin dalla nascita, e’ programmato per accogliere quell’insieme sufficiente di stimoli che lo distolgano dal pensiero NEGATIVO. D’ora in poi chiameremo tali stimoli ILLUSIONI.
Tipologie di illusioni
Le illusioni piu’ forti e resistenti sono quelle legate ai dogmi imposti dai diversi credo religiosi, le chiameremo ALTE ILLUSIONI; l’AMORE e l’AMBIZIONE, per la loro natura squisitamente terrena, sono le ILLUSIONI MEDIE; il semplice desiderio, inteso alla maniera di Shopenauer, genera invece le ILLUSIONI MINORI utili fin quando non si realizza il possesso della cosa desiderata (di solito un bene materiale).
Ogni uomo dovrebbe tendere all’esclusione di ogni illusione in modo che, durante il cammino, non debba trovarsi a svelare la vanita’ delle indotte pseudo-certezze.
Quante volte ci e’ capitato di interrogarci sull’esistenza di Dio con la preoccupazione che la fede sia solo un’imposizione legata all’educazione cristiana!? E quante altre abbiamo dovuto renderci conto che l’amore non e’ affatto quel sentimento puro e disinteressato che ci insegnano da bambini!? Il processo di demolizione delle illusioni e’ quindi un passo che possiamo compiere in qualsiasi momento: a seguito di una delusione oppure in una fase della nostra vita in cui sentiamo semplicemente l’esigenza di creare delle solide basi “personali” su cui far poggiare il nostro spirito.
Demolire le ALTE ILLUSIONI e’ uno dei compiti piu’ difficili, esse sono radicate in noi da processi educativi dovuti al naturale condizionamento ambientale. E’ anche doveroso ammettere che queste vengono spesso utilizzate come “scorta” non venendo quindi sottoposte di frequente ad un’analisi critica piu’ approfondita (non e’ inconsueto che ogni uomo, giunto al tramonto della vita, faccia riferimento alla fede per allontanare il timore della morte).
Perdersi per ritrovarsi
Nietzsche sosteneva che chi desiderasse mettersi al riparo dalle delusioni legate al crollo delle proprie illusioni, doveva “perdersi” per poi ritrovarsi: volonta’ di potenza contro nichilismo, amor fati in caso di fallimento. Dal nichilismo generato alla demolizione dei “falsi idoli”, l’uomo coscienzioso deve infatti ricostruire le proprie certezze, questa volta in maniera assolutamente autonoma e personale. Ed e’ cosi’ che il dio cristiano puo’ trasformarsi in un dio personale, confinato in un universo dal quale non e’ possibile interagire col nostro mondo (per dettagli vi rimando a Luisa e la teoria sull’infinito), in questo modo l’amore non sara’ piu’ legato ad un concetto di purezza ma semplicemente un calore che si sente dentro il cuore e che possiamo dimensionare a nostro piacimento (dettagli in Una pagina per Ivy – chimica dell’amore).
In conclusione la strada verso il nichilismo deve essere considerata un punto di partenza (dal nulla per cominciare), la base per la ricostruzione di una fede piu’ forte e ragionata che prenda ispirazione dalle nostre emozioni sapientemente dosate con processi razionali.