Nessuno può vedere una lanterna spenta nel buio

12 Aprile 2012
6
7 minuti di lettura

PREMESSA :

Questo articolo vuole essere uno spunto per aiutare la riflessione di chi si trova in un momento di difficoltà, in cui la fiducia verso se stessi viene messa in discussione. Non vuole nutrire false speranze o profondere promesse di alcun genere. Ma è importante prendere coscienza di sé e gestire in modo costruttivo qualunque tipo di situazione di dolore o indecisione. Questo per poter dare un senso a ciò che accade.
Insomma se proprio dobbiamo soffrire facciamo si che ci porti anche qualcosa di positivo no?
Vivere passivamente in preda alle correnti oppure diventare padroni delle proprie scelte e dei propri stati d’animo?
Farsi queste domande è già indice di cambiamento, di volontà.
Tutti i commenti e i suggerimenti per migliorare i contenuti di questo articolo sono ben accetti.
Buona lettura!

Tanti anni fa c’era un uomo che aveva un grande sogno : costruire il più grande parco di divertimenti del mondo, dove genitori e bambini avrebbero esplorato il mondo delle favole che l’uomo aveva creato dai suoi disegni.
Dopo molti anni di sacrifici e duro lavoro, l’uomo riuscì a realizzare quel progetto al quale in pochi avevano lavorato, ma soprattutto che tanti scettici davano per impossibile.
Vi fu’ una grande festa all’inaugurazione del parco. I bambini erano in fila impazienti e desiderosi di entrare.
I giornalisti erano disposti tutti davanti al nastro, in attesa del discorso solenne del sindaco.
Alla festa erano presenti il figlio dell’uomo, e la sua famiglia.
L’uomo purtroppo morì qualche giorno prima di quella data che avrebbe segnato una svolta nel modo di divertirsi di intere generazioni.
Iniziò quindi la conferenza stampa durante la quale un giornalista chiese al figlio dell’uomo: “ Cosa avrebbe detto suo padre se fosse riuscito a vedere tutto questo ? “
Irritato ma con un cordiale sorriso il figlio rispose: – “ Guardi che mio padre aveva già visto tutto questo ! “

Ciò che vediamo nei nostri sogni è realizzabile. Questa è la morale di questa storia.

Esistono tantissime persone con un enorme potenziale che viene puntualmente sprecato e sapete perché ?
Perché rinunciano ai loro sogni. Perché si fanno condizionare da quella platea di scettici che non riescono a credere che follia e ragione siano intersecati da una linea invisibile che li collega.

Facile parlare così certo… tutti bravi con la teoria direte voi. E avete ragione.
Ma la pratica possiamo solo farla su noi stessi, iniziando a non porci dei limiti.

Quando finisce una storia d’amore ad esempio tendiamo spesso a fare una valutazione di noi stessi. Ci guardiamo allo specchio e improvvisamente diventiamo i giudici della nostra vita. Ma quello che purtroppo accade è che tendiamo a vedere gli errori commessi e immaginiamo come sarebbero andate le cose se ci fossimo comportati diversamente.
Come se potessimo prevedere risultati diversi.
Ecco, tutto questo è solo nella nostra mente, esattamente quanto lo erano i sogni di quell’uomo che aveva progettato il suo parco.

Immagino vi stiate chiedendo – “Ma cosa vuole dirci con tutta questa storia ?”

Bene voglio dirvi che anche un amore perduto a volte può essere riconquistato. Anche un amore che apparentemente non sembra ricambiato può improvvisamente diventarlo. Voglio dirvi che se siete innamorati di qualcuno dovete tentare in tutti i modi di realizzare il vostro sogno. Che sia la prima volta che ci provate oppure che vi siate promessi che si tratta dell’ultimo tentativo.

Perché? Perché spesso scegliamo le vie più ovvie e scontate, dettate dalla disperazione e dal dolore. Preghiamo l’altra persona di non lasciarci in nome di ciò che c’era tra noi. Oppure tentiamo di convincerla che possiamo cambiare per dare ciò che apparentemente è mancato e che ha portato alla conclusione di quel sogno.
I più orgogliosi o dotati di un solido amor proprio diranno che non si sono mai abbassati a “chiedere”, che piuttosto soffrono in silenzio e vanno avanti per la loro strada.
Ma vorrei porvi un quesito : non è amor proprio cercare di realizzare i propri sogni? Io me lo chiedo spesso.
Certo non si tratta di progettare un parco di divertimenti, ma se avete un po’ di fantasia vi accorgerete che la vita è esattamente quel parco divertimenti, solo che i suoi confini vengono delimitati dalla nostra razionalità.

Ho parlato con molte persone di queste tematiche e quello che posso dire con certezza è che molti vivono senza realmente sapere quali sono i meccanismi che governano le loro azioni. Io stesso di sovente me ne dimentico perché la razionalità prende il sopravvento.
Ma c’è altro. Non è la nostra parte razionale a dettare i nostri comportamenti, bensì l’inconscio. E sempre nell’inconscio risiedono anche i nostri sogni.
La convinzione che la razionalità debba mettere l’inconscio a tacere ci porta puntualmente a comportarci con un senso di protezione che limita però le nostre potenzialità.
Secondo voi chi sono i vincitori della lotteria? Molto molto semplice : quelli che hanno giocato!
Sono convinto che esistano due modi per vivere : uno lasciandosi scorrere addosso la vita passivamente, cercando solo le sicurezze e riducendo al minimo i rischi (Non si gioca alla lotteria) – L’altro invece è vivendo a pieno tutto ciò che la vita ci offre in ogni momento (Comprare quindi tanti biglietti e investendo su ogni singolo numero) … ognuno fa le sue scelte.

Tornando all’amore quindi, vorrei dirvi che esiste un modo per cercare di conquistare o riconquistare chi amiamo, che potrebbe convincere anche i più orgogliosi a fare un tentativo senza avere l’impressione di calpestare l’amor proprio. Quale ?
Intanto credo sia importante fare una premessa, ovvero che dovete iniziare a piacervi, innamoratevi di voi stessi, perdonate i vostri errori (se ci pensate a fondo sono sicuro che un motivo per cui avete sbagliato c’era).
Cambiate. Fatelo subito. Il cambiamento è il più efficace percorso di crescita. E’ ciò che ci rende più forti. Solo dimostrandoci forti e sicuri prima ai nostri occhi e in un secondo momento a quelli della persona amata, potremo essere davvero credibili e suscitare interesse negli altri.
Insomma chi di voi vorrebbe avere accanto una persona fragile o debole? Chi di voi potrebbe amare qualcuno che non è sicuro di sé e che dipende solo dalla direzione del vento ? Magari avete dentro di voi la vocazione della solidarietà e della misericordia, ma vi assicuro che esistono persone profilate e preparate per questo e lo fanno come forma di volontariato, oppure sono ben pagate.
Non credo sia il vostro caso. In amore non esiste carità.
Certo siete voi a darvi un limite, non vi sto dicendo di umiliarvi pur di conquistare la persona di cui siete innamorati. Anzi .. esattamente il contrario.
Il mio consiglio è quello di dimostrare a voi stessi che potete vivere senza. Che anche senza quella persona accanto voi siete un pezzo da 90. Che avete un energia inesauribile. Ed è così , che vi piaccia o no, tutti abbiamo dentro quell’energia. Dobbiamo solo trovarla e saperla sfruttare a nostro favore per stare bene. Le persone che amano se stesse sprigionano quell’energia e si percepisce immediatamente. La camminata sicura, la gestualità, il sorriso, la voce ferma etc … sono elementi che appartengono al linguaggio non verbale, ma che hanno un potentissimo effetto sull’inconscio, che come vi spiegavo prima governa tutte le nostre azioni.
Di sicuro si fa notare molto di più una persona che piace a se stessa, rispetto ad una che rimane nell’ombra delle sue incertezze.
Quindi che si tratti di una nuova conquista, o di una riconquista, se imparerete a piacervi e ad avere fiducia in voi stessi, l’altra persona non potrà che essere attratta da voi o iniziare a vedervi sotto una luce diversa. Vi pare poco? Le possibilità aumentano in modo esponenziale e se siete innamorati sono certo che questa per voi è una bella notizia !
Provate a immaginare quanta differenza c’è dall’uomo/donna bisognosi d’affetto e amore che eravate rispetto a una persona che sa darsi autonomamente le sue certezze e l’amore di cui ha bisogno… che ve ne pare?
Ora è più chiaro ?
Con questo non voglio dire che dovete insistere nuovamente con qualcuno che vi ha rifiutato. L’opposto… dovete mostrare di non avere bisogno di loro, e di avere sufficiente “benzina” per poter continuare il viaggio. Createvi un occasione per mostrare questa nuova persona che è “nata” dopo l’abbandono, il rifiuto, o prima della conquista e vi assicuro che la luce che avete dentro accecherà chiunque vi capiti a tiro.
Se poi non funziona con chi volete … vi rimane sufficiente amor proprio per scrollarvi le spalle , andare avanti e cercare “nuovi lidi” , perché il vostro parco divertimenti è infinito se non vi ponete limiti.
Non siete d’accordo con me nel dire che avere fiducia in voi stessi vi porterà a sopportare il dolore di una separazione o di una delusione in modo più leggero e costruttivo ? Io credo di si…
Quindi vorrei dirvi che a prescindere dagli orizzonti che vi prefigurate davanti, se avrete fiducia in voi stessi sarete in grado di realizzare i vostri sogni, avrete spesso voi il coltello dalla parte del manico. Anche quando avete la certezza che la persona che amate non corrisponde più i vostri sentimenti .
Essendo sicuri di voi saprete esattamente come andare oltre, sarete voi a disinnamorarvi, perché ora amate un’altra persona, nuova, più bella e piena di attenzioni : VOI STESSI.
Sono comunque convinto che un amore si possa riconquistare ma non è quello che voglio trasmettervi. Perché non conosco la situazione di chi sta leggendo questo articolo, e la vita mi ha insegnato che ognuno ha la sua storia.
Però non credo possiate contraddire un dato di fatto : se vi piacete, vi rispettate, vi perdonate e siete positivi, la vita è più facile ed è più facile raggiungere gli obiettivi che vi siete posti. Che sia riconquistare qualcuno, fare il primo passo con una persona che vi piace, farvi perdonare qualcosa o finalmente trovare la vostra strada. Niente è irrealizzabile se davvero lo volete, e quell’uomo che progettò il parco ne è stato la prova vivente insieme a tanti altri.
Nelle gare olimpiche di atletica, i 100 mt per esempio, gli atleti si allenano duramente tutto l’anno per riuscire a migliorarsi di pochi decimi, centesimi forse.
Ma alla fine tutti ricordano solo chi ha vinto la gara, e difficilmente chi è arrivato secondo. Voi credete che chi è arrivato secondo per pochi centesimi debba smettere di correre o migliorarsi? Davvero pensate che lo farebbe? …

Siamo tutti un po’ barchette in mezzo al mare, sfruttiamo le correnti e le maree… ma al timone ci siamo noi gente.

E allora buon viaggio piccola barca, buon vento e arrivederci. (Citaz. di Lella Costa )

Mattia

6 Comments Leave a Reply

  1. Ciao a tutti, ho trovato lo scritto di Mattia appassionante ed appassionato, originale e commovente, ma molto lontano dal mio punto di vista. In sintesi, si potrebbero riassumere le sue righe asserendo come, in fin dei conti, volere equivalga a potere.
    Non è così, la vita non è così, caro Mattia. Mi trovo assolutamente d’accordo con Art, quando cita Kurt Vonnegut. L’accettazione di non essere in possesso di tutte le potenzialità necessarie a poter prima prevedere e poi eventualmente riparare momenti delicati della nostra esistenza, credo sia la formula migliore, più intelligente, più saggia, per vivere una vita appena decente. Non inseguire sogni irrealizzabili e saper distinguere questi da obiettivi realmente perseguibili credo siano comportamenti degni di una persona equilibrata, non di una persona incapace di inseguire i propri sogni. Il tuo esempio, dato dal progettatore del parco giochi, trovo che manchi di una considerazione, perfettamente razionale, parola a te poco cara: gli scettici si sbagliavano, e lo facevano per superficialità, scarsa propensione, mancanza di interesse. L’inventore del parco giochi lo aveva capito e sapeva come il serpeggiante scetticismo che lo circondava si fondasse principalmente sulle negligenze e le ignoranze altrui. Inseguendo il proprio sogno si mostrò estremamente razionale, convinto della bontà delle proprie idee, consapevole del fatto che erano gli scettici ad essere fallaci in quanto a lungimiranza e capacità di comprendonio. Non si trattava di un sogno, ma di un progetto realizzabile, come poi dimostrato ai posteri. L’amore, Art ed il suo sito questo mi hanno insegnato anni fa, è, come ogni altra cosa graviti in questo pianeta, una cosa molto razionale, spiegabile e dimostrabile. Tendiamo a definire irrazionale quello che non capiamo, ma non è la stessa cosa. Ciò che non capiamo dovremmo definirlo sfuggente, incomprensibile, misterioso, ma non irrazionale, né quando amiamo, né quando smettiamo di farlo. L’amore si basa su un do ut des: Io ti dò quello di cui hai bisogno, tu fai altrettanto con me. Quando l’equazione s’inceppa iniziano i guai ma, anche in questo caso, non c’è nulla di irrazionale. Sono gli intrecci emozionali a rendere l’amore misterioso e difficilmente comprensibile, soprattutto quando stiamo girando in diretta con il ruolo di primo attore protagonista. Ciò non toglie che quando ci innamoriamo di qualcuno non ci sia nulla di celeste e di inspiegabile ma solo che siamo davanti ad una persona che ci intriga, che ci completa, che troviamo bella, dentro e fuori. E se lì per lì non riusciamo a capirne il perché, perché proprio quella persona ci abbia folgorato, perché lei e non altre, beh, credo sia molto più semplice di quanto si pensi, basterebbe fare un pò di autobiografia, e, probabilmente, troveremmo molte risposte.
    Comunque, io credo che quando un amore sia finito, sia finito e non ci sia modo alcuno di recuperarlo. Fa parte, l’amore, di una delle bellissime esperienze della nostra vita. Che, come la vita, inevitabilmente, conservi una data d’inizio ed una di scadenza. Saremmo tutti estremamente lieti del fatto che le 2 date di scadenza coincidessero, sempre. In fondo è l’obiettivo di ogni innamorato. Ma non va troppo spesso così e questo genera in noi enormi problematiche e, molto spesso, reazioni eccessive che sfociano in domande assurde, spesso prive di fondamento, sul nostro modo di vivere e di essere.
    Un abbraccio a tutti

  2. Io sogno di continuo, spesso ad occhi aperti. Non ho idea di come funzioni per gli altri ma posso dire che i miei sogni qusi mai prevedono duro lavoro o la realizzazione di scopi degni di nota, anzi, la maggior parte delle volte temo si tratti proprio di cazzate. Cio premesso, credo sinceramente che quello dei sogni sia un bellissimo mondo in cui rifugiarsi, anche più volte al giorno. Ma, e questo è il punto, è uno spazio individuale. Forse l unico vero spazio totalmente individuale che la società odierna possa ancora permettersi. Ed io, personalmente, non sarei mai disposta a condividerlo con nessuno, perchè é solo mio, é il mio personalissimo parco giochi, ci metto dentro chi voglio, poi lo tolgo, cambio le scenografie e i paesaggi e non devo renderne conto a nessuno. Quale sarebbe il vantaggio di portarlo nella realtà? La vita o la realtà, se preferiamo, invece é continua condivisione.Tutto dipende da una serie interminabile di eventi, situazioni e persone concatenati tra loro sui quali il singolo non potrà mai pretendere di avere davvero controllo, mai. Basterebbe fare la propria parte al meglio per sentirsi raggianti ogni giorno. Il problema é che in pochi sono disposti a dare il buono di loro stessi, quasi nessuno da il meglio. Mi sorprende sempre chi pensa il contrario. Anche perchè dubito che viva un’ esistenza serena e dubito, ancor più, che possa davvero volersi bene, mettendosi il destino del “mondo” sulle spalle. Anche se il “mondo” riguardasse solo il confine del suo cortile. Basta pensare all’ amore. Davvero c’ é ancora qualcuno che crede esista l’ amore a senso unico? E non parlo d’amore inteso in senso universale – l’ amore per un padre, per una madre, per la vita e via dicendo- parlo molto più banalmente dell’amore tra un uomo e una donna, amore terreno, molto terreno. Non esiste concetto più sbagliato. l’ amore é sinergia. É alimentato da uno scambio continuo, che può variare in intensità, ma che deve essere continuo. Quando questo scambio si interrompe, beh, non c’ é amore che tenga. Non a caso in coppia si deve essere in due ( almeno, i più fortunati sperimentano anche tre e più componenti) . Battute a parte, scusatemi, ma a volte mi guardo attorno e penso che basterebbe così poco per avere un po di felicità e non complicarsi la vita in cazzate che penso che l’ essere umano un po’ se la cerchi e un po’ se la meriti, pure. :)

  3. Per come la vedo, l’uomo di cui parli nella premessa, si è impegnato una vita, ha lavorato duro, mettendo in quel progetto anima e corpo, lottando contro tutti quelli che non credevano in lui, ma non ha mai realizzato davvero il suo sogno. Non ha visto la gioia dei bambini. Non ha sentito le loro grida di felicità nel percorrere il parco.
    Non ha potuto sapere se il suo sogno è stato un successo, come sperava. O meno.

    È una vita che inseguo sogni e lascio davvero poco spazio alla razionalità. Lotto fino a quando ho la forza per farlo e non mi arrendo finchè in me c’è un briciolo di speranza. Solo che i sogni sono molto più effimeri di quello che si pensa. È giusto, come dici tu, avere fiducia in se stessi, dimostrarsi forti agli occhi degli altri e inseguire fino allo stremo i sogni che portiamo nel cuore. Ma non sempre sono realizzabili. A volte perché tendiamo a idealizzare qualcosa che in concreto non potrebbe mai esistere. A volte perché i nostri sogni non dipendono solo da noi.

    Ti faccio un esempio. Metti che quell’uomo, nella realizzazione del suo parco, abbia costruito scenari che fanno paura o talmente obsoleti e scontati che non piacciono a nessuno… Puoi immaginare la delusione nei suoi occhi nel vedere quel parco divertimenti deserto?

    Con questo non voglio dire che sia sbagliato inseguire i propri sogni, altrimenti vivremo di rimpianti per cose che non abbiamo mai fatto. Credo sia sbagliato credere che siano tutti realizzabili, soprattutto quelli che non dipendono solo da noi, come nel caso dell’amore.

    • Ciao Giamy
      E’ bello ogni tanto credere nei nostri sogni, pensare che possa esserci una forza più grande di noi che nei momenti davvero importanti della nostra vita ci aiuta ad ottenere quello di cui abbiamo bisogno… purtroppo la realtà dei fatti è una, ed è quella che tu descrivi e sulla quale sono daccordo… un tale di nome Kurt Vonnegut (Mattatoio n. 5) ha scritto una frase nella quale mi riconosco molto: Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che possono cambiare e la saggezza di distinguere tra le une e le altre. Ritengo sia illuminante in tal senso.
      Un saluto anche a Mattia per il suo contributo, oggigiorno è solo invidiabile la capacità di poter vivere la propria vita con una tale fede nelle proprie azioni… dovremmo provarci tutti quanti perchè a volte, è proprio quella fede che fa in modo che le cose cambino davvero… il problema è se, come dici tu Giamy, nonostante i nostri sforzi i sogni più importanti sono rimasti irrealizzati.
      Un abbraccio

      • ciao. Quello che ah scritto MAttia sul potenziale di ognuno di noi è vero ma in momenti di vulnerabilità e debolezza che caratterizzano chi ha subito una delusione d’amore non è sicuramente facile se non impossibile tirarlo fuori. Innanzitutto perchè noi abbiamo bisogno dell’altro o almeno crediamo di averne. E’ lui/lei che fanno al momento la differenza. Se noi siamo arrivati ad essere così forti da pensare che il perduto amore e il suo eventuale ripensamento nn abbiano peso su noi stessi vuol dire che siamo arrivati al punto del disinnamoramento. Ad ogni modo la persona con cui si sta va accettata anche nelle sue debolezze …è umano averne, anche il perduto amore ce le ha avute e sicuramente ce le ha e noi gli siamo stati accanto, non lo abbiamo abbandonato. Recuperare se stessi lo si deve fare x forza ma ci vuole tempo e molto giocano gli eventi che accadono nel tempo. Nella vita ci vuole volontà coraggio impegno ma aimè gioca un ruolo fondamentale la FORTUNA o sfortuna di incontrare persone capaci di farci sentire giuste o al contrario sbagliate. Faccio un esempio: io sono apposto con me stessa, consapevole e soddisfatta diquello che sono. Incontro uno ci innamoriamo abbiamo una bella storia poi quello mi molla e io perdo me stessa ….è inevitabile. esempio al contrario: io ho mille incertezze su me stessa, incontro uno ci innammoriamo abbiamo una bella storia e lui placa tutte le mie paure e insicurezze …perchè mi ama veramente e mi acceta così come sono. Che dite?

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

Il matrimonio

Prossimo articolo

Non c’è più…

Le ultime da Le vostre storie

strane stranezze

da l’altro ieri mi capitano cose strane…sclerato al lavoro nervoso..ho anche un mal di testa leggero e l’unica cosa che penso per

Sospensione…

Un giorno come gli altri. Un giorno diviso in due. Per metà bello e forte… Per metà rabbioso e debole. Da una

Rebirth

La stagione dell’amore viene e va, i desideri non invecchiano quasi mai con l’età. Se penso a come ho speso male il

L’amore fa paura…

L’amore fa paura perchè è enormemente sopravvalutato come rimedio alla solitudine; perchè implica il mettersi in gioco; perchè si pensa che si potrebbe

Riflessioni su se stessi

“Voler essere attori, desiderare ardentemente di essere attori, ma ritrovarsi sempre comparsa” Che palle!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
TornaSu