Vita sprecata

1 Giugno 2003
4
11 minuti di lettura

un giorno un Angelo
si è seduto al tuo fianco.

racconto d’Amore di r
dedicato a Lei, primo ed ultimo raggio di sole nelle tenebre della tua vita..

Vita Sprecata:
Tu corri, devi fare, non puoi aspettare, il mondo gira troppo piano per te.
Tu lavori, è importante, fondamentale, è un dovere ma, ammettilo anche un sottile piacere.
Hai visto molte cose, hai conosciuto tante persone, hai fatto esperienze.
Entrare in contatto con molta gente stimola la mente e sviluppa le capacità psicologiche, è anche una forma d’autoanalisi, osservi gli altri, ma vedi te.
Ti ha sempre attratto la psicologia e la ricerca spirituale, hai sempre cercato di entrare nel profondo, di superare le barrire dell’intelletto, della morale, per arrivare all’essenza.
Hai cercato dentro gli altri e dentro te-stesso.
Solo tu sai cosa hai trovato: angeli o draghi?
Ma l’approccio se pur onesto è stato inutile, perché mancante della spina dorsale, dell’impalcatura che sorregge realmente gli spiriti delle persone.
Che cosa mancasse non ti era chiaro.
Sentivi un forte disagio che neppure la tua mente riusciva a metabolizzare, logica e razionalità non conseguivano alcun risultato, come in una spirale di un Koan zen.
Anni passati a scavare nel posto sbagliato, anni a seminare nel deserto, anni di supremazia dell’ego, una vita passata in una gabbia d’orata.
Una vita sprecata.

Una partita a scacchi
Se qualcuno ti avesse chiesto cosa fossero le emozioni, tu gli avresti riso in faccia.
Le hai sempre considerate un’aberrazione di una mente debole, una sorta di fuga dalla realtà.
…”sono le emozioni a rendere l’uomo debole ed insicuro, facile nascondersi dietro ad un mondo effimero, costruito ad arte e solo per noi dal nostro ego”.
“Liberarsi dalle emozioni per vivere l’amore cosmico è la somma strada”, questo gridavi… ricordi?
Ma com’e’ possibile parlare d’amore se escludi le emozioni?
Amore, emozioni, sentimenti sono gli scalini che ti portano alla consapevolezza dell’anima e non è possibile scinderli l’uno dal altro, essi appartengono all’umanità come ogni segmento del DNA.
L’Amore Cosmico è la somma vetta di un cammino spirituale che passa attraverso varie esperienze, fatte proprio di sentimenti, emozioni, amore per qualcosa o per qualcuno.
Solo una forma di crescita e rafforzamento dei campi emozionali e spirituali dell’individuo, può sfociare nel vero grande Amore.
E tu, arido d’amore e sordo ai sentimenti pensavi di esimerti da tale percorso.
Non sapevi neppure di cosa parlavi, Amore per te era solamente una parola, carica d’intellettualismo ma priva d’ogni esperienza pratica.
Incapacità a cogliere l’amore, mancanza d’occasioni o il tuo chacra chiuso?
Non c’e’ risposta, solo un profondo malessere che ti porti dietro da sempre, che t’impedisce di essere veramente felice ed appagato dalla tua vita.
Una sensazione di vuoto ti è seduta affianco, la percepisci ma non la vedi, è come giocare a scacchi con l’esistenza.
Cerchi, ti dibatti, ma nulla accade, fino a che ormai sfinito rinunci, e ti abbandoni come una foglia secca al fiume, non più ambizioni, non più aspettative, niente, nulla.

Lei
E’ passato molto tempo, non ci pensi più, forse credi che non possa esistere o per qualche sortilegio tu non ne possa fare l’esperienza, forse l’amore è solo un concetto astratto.
Ma un giorno quando meno te la aspettavi, quando le tue barriere ormai abbassate non ti fornivano alcuna protezione, quando ormai anche la più resistente aspettativa era morta ad un tratto ti passa accanto Lei.
Le tue assopite sensazioni si destano improvvisamente, un brivido ti scuote, senti freddo, ti guardi attorno per vedere se c’e’ una finestra aperta che giustifichi la cosa.
Ti ricomponi, riprendi il controllo del tuo corpo, non hai capito niente ma qualcosa sta accadendo.
Poi la noti, è seduta vicino a te, volge lentamente il viso nella tua direzione fino a mostrare il suo sguardo; occhi stupendi di luce ti abbagliano, resti bloccato, il respiro si ferma, il cuore comincia a battere veloce, l’ambiente attorno a te si ovatta, le persone attorno si sfocano e spariscono e le loro parole divengono lontani bisbiglii.
Quello sguardo ti ha risucchiato, non puoi muoverti, non riesci neppure a deglutire, sei letteralmente caduto in uno stato ipnotico, quanto tempo sia durato non lo sai, un secondo, un minuto o un’ora, ad un tratto riesci a scuoterti, sei imbarazzato, ti guardi attorno, cerchi sul volto degli altri qualche segnale indicatore di quello che è accaduto, ma niente, sono tutti presi dai loro discorsi e di ciò che ti è successo non si sono accorti.
Fai un veloce esame della situazione, qualcosa non torna, ti domandi chi sia quella ragazza al tuo fianco, non l’hai mai vista prima, ma qualcosa in Lei di familiare attira la tua attenzione.
Quasi timoroso la osservi nuovamente, è bellissima, un corpo esile ben formato e armonioso, un viso aperto, luminoso incorniciato da capelli biondi, i suoi lineamenti sono aggraziati ed eleganti, si muove con leggerezza, la sua voce è suadente e melodiosa.
Tutto di Lei ti piace, ma quegli occhi…. sono per te un’ arcano.
Provi a sbirciarli, il sole che entra nella stanza dalla finestra di fronte la lambisce, e vedi questi occhi brillare, in una miriade di riflessi verde azzurro, che una tavolozza di diamanti non potrebbe eguagliare.
Non te ne rendi conto ma per la seconda volta quello sguardo celestiale ti ha rapito e portato chissà dove, hai perso la dimensione del tempo, sei totalmente assorto, è come cadere in un pozzo di luce, una forza magnetica ti attira, come fosse guidata da un’intelligenza superiore, senti che ti stai facendo portare da qualcosa chissà dove, ma non hai nessuna forza o voglia di interrompere l’esperienza, ti lasci condurre, ti abbandoni con fiducia, lasci che accada.
All’improvviso sai di essere arrivato, nessun cartello o segnale è presente, ma lo sai.
Non capisci in quale situazione ti trovi, cosa stai contattando, sei in una dimensione a te non famigliare, eppure allo stesso tempo sei come a casa, riconosci fragranze, sfumature, particolari che hai già incontrato da qualche parte chissà quando.
Improvvisamente la tua consapevolezza si apre, tutto è chiaro, tutto è perfetto, non ci sono filtri, sei sicuro, non sai come possa essere successo, ma lo è, sei al cospetto della Sua Anima, la vedi come fosse una persona, ma non ha forme, la percepisci come fosse di materia ma è immateriale, non ci sono né domande né risposte, è una questione di percezione totale, una sensazione di calore, di luce pura, d’energia positiva.
Che sia un Angelo?
Non hai mai visto un anima così profondamente, è un anima buona e bellissima, un senso di beatitudine ti avvolge e ti accompagnerà per giorni, sei felice e sbigottito per il privilegio dell’esperienza.
Un esperienza che ti segnerà per sempre, un esperienza rara e preziosa che conserverai nel tuo cuore per l’eternità.
Sei totalmente immerso nella Sua Anima, e vorresti che quest’esperienza durasse ancora, ma sei turbato dalla percezione di una vena di tristezza, una tristezza melanconica che non dovrebbe coesistere in un anima cosi radiosa.
Vorresti capire meglio, avere una spiegazione, forse antichi fantasmi, rimorsi per non avere fatto, rammarichi per non aver avuto, certo è un anima gioiosa ma non felice.
E’ la prima volta nella tua vita che tale visione ti si concede, che significato può avere.
Perché proprio te, e adesso, che relazione c’è con Lei?
Per due giorni l’hai scrutata, osservata, indagata, sempre ammaliato dalla sua bellezza sia esterna sia dell’anima.
E quegli occhi non ti hanno fatto dormire, nel letto ti rigiri e quando chiudi gli occhi nel buio della tua mente appaiono i Suoi, chiari e luminosi come i mari dei caraibi, una forza si sprigiona, un energia irradiano ma al tempo stesso chiedono qualcosa.
Questo ti fa impazzire, cosa chiedono questi occhi, che messaggio è celato in loro, ed è rivolto proprio a te?
Passano i giorni e non ti dai pace, la notte non dormi e pensi a Lei di giorno non riesci a concentrarti su niente, la persone ti parlano ma tu non le ascolti, sei lontano mille miglia, nei tuoi pensieri solo Lei.
Allora senza pensare, (puro istinto all’opera) Le telefoni e con una banale scusa cerchi di rivederla.
Quello che cerchi in realtà è una conferma, il dubbio ti attanaglia, ma una speranza si sta facendo strada nella tua mente, non osi neppure pronunciare quella parola, ne hai paura e rispetto, non credi di meritarlo, ma però ti auguri che sia la realtà.
Quante volte l’hai sentita pronunciare in modo improprio, quanti la usano in continuazione facendone un inutile ed eccessivo abuso.

La conferma
Eccola nuovamente, davanti a te, a fatica riesci a trattenere le tue emozioni, hai paura che Lei se n’accorga prima che tu volontariamente le posse manifestare.
Normalmente sei sicuro di te, disinvolto, e dalla comunicazione facile, i rapporti con gli altri non ti spaventano, anzi per te sono sempre stati piacevoli, ma al suo cospetto sei impacciato, vorresti dire qualcosa d’intelligente ma cadi nel banale, fai difficoltà ad impostare un ragionamento, vorresti dire qualcosa in merito ai tuoi sentimenti, ti eri anche preparato un bel discorsetto, ma niente.
Lei ti parla ma non la ascolti, guardi i suoi grandi occhi chiari e ricadi nell’oblio, senti qualcosa nello stomaco che ti scava, ti torce, fa male.
Quello che cercavi lo hai ottenuto volevi una conferma, e l’hai avuta, è ormai chiara e fulgida davanti a te: Lei è speciale, Lei ha qualcosa dentro che tu desideri infinitamente, Lei vibra come te, Lei è la tua Anima Gemella.
Senti che sei in grado di colmare ed eliminare quella vena di melanconica del suo spirito, ne sei certo, ti basterebbe allungare una mano per ottenerlo.
Alla fine Lei deve andarsene, i silenzi si alternano a frasi di futile circostanza, state per salutarvi, tu stai male perché pensi di aver sprecato forse l’unica possibilità di parlarle apertamente di te, …o meglio di Voi.
Lei se ne và, e tu cadi in uno sconforto profondo.
Torni a casa, cercando di fare chiarezza e riassumere.
Sono sei giorni che la conosci, ci hai parlato due ore, non vi siete detti molto di personale, ma tu sei totalmente perso, non ti riconosci più, non hai mai provato quelle sensazioni, non mangi, non dormi, non riesci a concentrarti in nessun’attività, cerchi l’isolamento per meglio poter pensare al Lei.
Ti chiedi se Lei possa provare qualcosa per te, se permetterà che tu possa avvicinarLa, e stabilire un contatto sottile.
Non puoi resistere in questa situazione, devi fare qualcosa, ma la distanza è un grosso ostacolo, allora Le telefoni, e non sai neppure tu come riesci a dirLe che provi qualcosa di speciale per Lei e che vorresti rivederla ancora.
Lei resta come sospesa, meravigliata, anche per Lei è qualcosa di scioccante, forse non sei stato troppo diplomatico, anzi sicuramente invadente.
Lei non ti dà inizialmente alcuna rassicurazione, è prudente, è un’anima che ha bisogno d’amore e non vuol corre il rischio di soffrire, ma percepisci che Le ha fatto piacere ricevere le tue attenzioni.
I giorni che precedono il successivo incontro, intervallati da qualche telefonata e sms, sono per te una vera tortura, non hai che un pensiero fisso: Lei.
Tanto più si avvicina il momento dell’appuntamento più tu sei agitato, ma cominci a percepire anche che Lei è in trepidazione, forse anche Lei sente qualcosa per te, questo pensiero è l’unica isola di pace nella tempesta della tua mente.
Eccola, nuovamente Lei, siete imbarazzati come due liceali alla festa di ballo, Lei è bellissima, fragile e delicata, le sue mani sono fredde e sudate, capisci che non si sente a suo agio, tu ti senti un manigoldo per averla messa in una situazione così delicata, pensi di aver forzato la mano, d’averla messa tra il ferro e il fuoco dei suoi sentimenti e responsabilità.
Vorresti sparire, ti vergogni di te stesso, ma quando sei quasi convinto di aver sbagliato tutto, la situazione si distende, e prende la direzione sperata.
Una abbraccio avvolgente, il primo bacio, e la magia di realizza.
Lo sentite assieme, l’urlo delle vostre anime liberate, la vibrazione delle vostre essenze risuona come una musica celeste, tu sei estasiato, hai trovato la cosa più preziosa della tua vita: l’AMORE.
E’ Lei la tua Anima Gemella, è Lei che hai cercato invano per anni, e Lei che ti ha aperto il chacra del cuore, ora da li sgorga Amore a profusione.
Siete felici, assieme siete Uno, lo sentite perfettamente, forse sta per iniziare una nuova vita per entrambi.
Siete radiosi e felici di esservi trovati, o forse ritrovati ………chissà?!?
Non fate progetti, non è possibile, la reciproca volontà è di fondere le vostre anime, di nutrirle reciprocamente e di cogliere pienamente questo meraviglioso attimo fuggente.
Il distacco è doloroso per entrambi, i vostri sensi assopiti ora sono desti e ipersensibili, sono fuori del vostro controllo, non è possibile domare i destrieri della passione, loro sottostanno a leggi che non sono dell’uomo, sono energia pura, irrompono nei vostri corpi abbattendo ogni ostacolo e preconcetto etico morale, siete nudi e indifesi di fronte alla forza dei sensi, del desiderio, dell’Amore.
Entrambi sbandate e con difficoltà rientrate nelle maschere che la società vi ha imposto.
Tu nei giorni successivi ti abbandoni al dolore, forte, esteso a ogni punto del corpo e in ogni meandro della mente, non riesci a trovare pace.
Il chacra del cuore ti fa male, da esso continua a fluire energia, che non sai dove indirizzare, Lei è troppo lontana.
Il telefono è solo una panacea, gli sms sono solo una sfogo.
Vorresti abbracciarLa, stringerLa forte, coccolarLa, amarLa, ma non è possibile, allora in una forma d’istintiva autodifesa ipotizzi di chiudere il rapporto, che ancora non era neppure iniziato.
Ci pensi, ti convinci che è una pazzia e che Lei non potrà mai essere disponibile, non si può vivere d’illusioni!
Sei sempre stato concreto nella tua vita, questo è un passo difficile da fare ma va fatto!
Non è neppure passato un secondo, che la razionalità è spazzata nuovamente dai sentimenti, il pensiero di non rivederLa più ti fa vacillare, ti accasci su una sedia, totalmente svuotato in preda ad un ansia incontenibile, il viso tra le mani, le dita sono bagnate, cosa ti sta accadendo, erano forse venti anni che non piangevi.

Il giogo
A questo punto del racconto, sarebbe bello che Lei stessa scrivesse qualcosa, che ci dicesse come ha vissuto quest’esperienza, cosa gli ha dato e cosa gli ha preso.
Vorresti sapere se e quanto è felice, vorresti che parlasse di te, di come ti vede di cosa intimamente pensa, delle sue attese se appagate o no.
Lo sai, non è la curiosità a spingerti, ma la voglia di conformarti e aderire meglio alle Sue esigenze, alla Sue essenza.
Hai paura di non percepire le Sue necessità, di non cogliere un Suo bisogno, di non vedere con i Suoi occhi, di fare qualche stupido errore che possa rovinare l’incanto.
Chiedi forse troppo?
Ma qual è il limite dell’amore, quando l’amore è stanco, pigro o svogliato?
Hai ragione: MAI.
Quindi le tue domande sono lecite, sono le domande di un bimbo davanti all’oceano, egli è attratto ma ne ha paura, è fiducioso ma al tempo stesso lo teme, sa che quando abbandonerà la riva ne sarà risucchiato e si dissolverà in esso.
E tu, speri che ti accada la stressa cosa con Lei.
Sarebbe bello, poterLa prendere e portare via, in qualche angolo remoto del mondo, dove nessuno vi conosce, camminare per le strade mano nella mano, baciarsi tra la folla, correre tenendosi per mano, portarla a cena in qualche locale romantico e mangiare con le mani imboccandovi reciprocamente.
Sarebbe bello rotolarsi su una spiaggia assolata e aspettare che il sole tramonti nel mare, per fare il bagno e nuotare vicini, sfiorandovi e accarezzandovi dolcemente.
Facile per te fantasticare, in questa fase della vita tu sei libero da impegni, ma Lei deve fare i conti con le Sue responsabilità, e tu lo hai capito perfettamente: non Le è assolutamente facile mediare.
Ti rendi conto che La attrai, che rappresenti per Lei una tentazione, questo ruolo non ti piace, perché temi di essere scambiato per il solito maschilista ipocrita e approfittatore.
Ma Lei ti vede per quello che realmente sei, e ti ama semplicemente come Le viene, consapevole del giogo che porta.
E’ perfetto, quest’equilibrio è perfetto, Lei è una donna speciale anche questa Sua capacità lo sottolinea.

Per sempre
E’ e forse resterà un amore difficile, un amore rubato, un amore frammentato, ma per quanto difficile sarà proseguire, ne varrà la pena.
E’ passato solo un mese da quando vi siete incontrati, e tu hai la sensazione che siano passati dieci anni, tanto è stato forte ed intenso quello che hai provato, Lei ha trovato qualcuno, con cui parlare apertamente, e confrontarsi con schiettezza.
Lei potrà contare sul tuo amore e aiuto incondizionato.
Nutritevi reciprocamente, questa benedizione, è rara e preziosa, forse non vi capiterà più nella vita.
Fatene un dono a Voi stessi, ve lo meritate e portatelo nei vostri cuori per sempre.

r

4 Comments

  1. commentoSalve Nico,
    innanzitutto ti ringrazio per il tempo che mi hai voluto gentilmente
    dedicare.
    Sappi che è la prima volta che pubblico qualcosa di personale, anzi è stata
    la prima volta che ho scritto qualcosa di me.
    Le tue annotazioni mi fanno venire in mente la teoria di Schopenauer in
    merito “il sospiro della specie”, ma dato che il filosofo sosteneve che tale
    influsso riproduttivo durava tutto sommato solo poche settimane, e ne mio
    caso perdura già da diversi mesi, e tende a crescere, come dico spesso alla
    mia conpagna:
    Schopenauer si sbagliava!!!.
    Per contro, credo che come tu ipotizzi, L’AMORE vada proprio vissuto istante
    per istante, senza razionalità.
    Ma caro Nico, sappi che quando credi di soffrire, di non potercela fare più,
    il destino è li beffardo pronto ad aumentare il peso delle tue angosce.
    Se avrai la voglia e il tempo, dai un occhiata al successivo racconto “Il
    Quarto Re” che mi accingo a pubblicare ora.
    Cordialità Tao144

  2. L’amor… quanto è complicato e difficile capire e gestire un rapporto tra due anime gemelle: niente di più eroico, altrochè.
    L’unico dubbio che mi assilla caro Tao è se non facciamo un grosso errore ad analizzare un sentimento che ha troppe sfaccettature e soprattutto che trae forza ed energia da ciò che di più inesplorato esiste in noi: l’istinto.
    Molte volte mi sono chiesto se questa energia immensa che ci dona pace e serenità non sia strettamente legata all’istinto riproduttivo, la necessità naturale innata di procreare per così preservare la specie… se ci pensi non è poi così assurdo, questo spiegherebbe perchè molte coppie estremamente diverse tra di loro, che riescono ogni giorno a farsi del male, si amino profondamente e non riescano a separarsi… e non mi si venga a dire che c’è di mezzo l’abitudine perchè quella arriva sempre e d’altra parte non credo sia sufficiente a restare con una persona che non ti dà più emozioni.
    La configurazione di questo sentimento è così complessa che forse bisognerebbe solo abbandonarsi ad esso, quando capita, senza rifletterci sopra.
    In ogni caso complimenti per il tuo mini-racconto, hai espresso con parole molto profonde uno stato d’animo abbastanza diffuso tra chi ama profondamente e che spesso non si riesce a descrivere efficacemente ;)

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