L’amore fa paura perchè è enormemente sopravvalutato come rimedio alla solitudine; perchè implica il mettersi in gioco; perchè si pensa che si potrebbe soffrire troppo se l’altro ci lasciasse.
Paura è il nome che diamo alle nostre incertezze, alla nostra insicurezza che proiettiamo sull’altro e che facciamo inevitabilmente diventare un nemico pericoloso. Allora sogniamo amori idealizzati e perfetti, fuori dal reale; oppure scegliamo persone sbagliate per continuare ad emozionarci pur rimanendo autonomi.
Alcune persone hanno paura della vita e si mettono in due per proteggersi da essa; altri temono l’amore e si accontentano di rapporti distanti, formali, di facciata, in cui si rimane uguali a se stessi. In cui non si chiede nè a sè nè all’altro di mettersi in gioco nel rapporto. Ed è proprio per questo che quando spontaneamente finisce l’eccitazione della novità ci troviamo con la nostra unione vuota, senza più niente che ci tenga insieme. Di lì la voglia di ricominciare da un’altra parte.
Le situazioni amorose sono decidibili e determinabili? Certo che no. Noi umani non ci comportiamo in maniera prevedibile come un tostapane o un’automobile. Un tradimento può sempre avvenire…una distrazione…un incontro più importante. Il futuro non è sotto il nostro controllo, ma proprio questo è il bello. C’è poi un minuto di sospensione tra quello che il futuro ci propone (o impone) e il nostro arbitrio. La possibilità di dire “ci sto”…”non ci sto”…”proviamo di nuovo”.
Quali rischi ci sono nell’amare? Pochissimi. E purtroppo non ne siamo consapevoli. Rischiamo sicuramente meno che nello stare in una relazione senza amore, che può deprimerci in maniera irreversibile, lentamente. I vantaggi, invece, sono incommensurabili. Tra questi c’è la possibilità di evolvere e maturare, anche di imparare a dare e a chiedere, rispettando noi stessi.
E se l’altro se ne va, se ci manca di rispetto, se ci offre solo briciole, se tenta inconsapevolmente o meno di farci del male, se…, se…, noi abbiamo noi stessi su cui contare, sempre e comunque. Possiamo contare sul nostro cuore, sulle nostre risorse e anche sulle nostre debolezze. Purchè siamo onesti con noi stessi, ci diciamo chi e dove siamo, cosa dobbiamo migliorare, come possiamo adattarci di più alla vita. Non è sulla certezza che si basa l’amore, ma sull’investimento che implica curiosità verso l’altro, disponibilità a mettersi in gioco e a investire su progetti comuni…quelli che ci permettono di ballare insieme.
Vi auguro di poter presto tornare ad essere tutti più sereni.
Delirium
Ciao Nico, ma dopo tanto pellegrinare non ci dici niente della tua esperienza? Dai raccontaci semplicemente com’é andata. Ciao amico.
Tano