Natale 2007

16 Gennaio 2009
2 minuti di lettura

E’ passato poco più di un anno dalla canzoncina di natale che ho dedicato a tutte le persone a me care. Sembra solo ieri, ero a casa mia, a Ragusa, circondato da tutti quegli affetti che fino a quando ce l’hai li dai per scontati, quando ti tocca trasferirti in un’altra città e ti scopri quasi solo, allora ti mancano e ti rendi conto di quanto siano stati importanti in quel momento storico. Sembra passato un giorno e invece ne sono volati via più di 365, e sono successe tante cose, troppe forse, quelle cose che stringono il cuore e lo rendono capace di sopportare di tutto dandoti un’illusione di forza quando in realtà, nel profondo, si è più fragili che mai. Da allora ho lasciato pezzi del mio cuore per strada, ho raccolto quelli di altri cuori sempre per la strada, ho fatto i conti col passato, ho voluto confrontarmi col presente, ho cercato di allontanare il pensiero del futuro anche se quello, specialmente la notte, continua di tanto in tanto ad assillarmi con prospettive a volte magiche, a volte tragiche.
Ad ogni modo, ero lì, in quella casetta, e sentivo il bisogno di scoprire quella magia che dimentichiamo con gli anni, quella sensazione di stupore misto a paura che provi da bambino la notte del 31 Ottobre quando ti dicono che i tuoi cari estinti vengono a farti visita per riempiti di doni, o quella del 24 Dicembre dove ti raccontavano che un tale vestito di rosso premiava i bambini per le buone azioni dell’anno, o ancora il rito di mia nonna che il 31 Dicembre mi faceva indossare un mantello rosso e dopo una serie di parole, scandite ad un ritmo tale da renderle indecifrabili, verificava se avessi il malocchio mettendo dell’olio su un piattino colmo d’acqua, ed eventualmente me lo toglieva.

Rivoglio le mie favole
quelle a cui non crediamo più
dolci carezze per il cuore
e sfumature di colore

Monocromatiche evocazioni
ora stravolte da mille colori
sto per scordare la malinconia
perchè oggi torno a casa mia

Dove c’è un gatto che parla con me
ed ogni cosa che vive per sè
dolce natale a tutti voi
che siete nei pensieri miei.

Ho preparato il video e la canzone in un solo pomeriggio, la qualità del girato non era eccelsa ma c’era tutto il sentimento e le profondità che mi appartenevano in quel periodo… a questo proposito la religione cattolica dice che attraverso il dolore è possibile purificare il proprio spirito, allora lo credevo fortemente, poi lungo la strada per Santiago ho scoperto che il dolore è una via più facile per noi occidentali che la scienza, la società, le esperienze di vita hanno reso più materialisti che mai, e riscoprire la presenza REALE della magia in tutto ciò che ci circonda, nel fatto che un’aquila ti accompagni per tutto il tratto di strada di una tappa molto faticosa, che i girasoli piegati in pieno giorno col sole nascosto tra le nubi possano suggerirti una soluzione a squarciare il velo di maya che offusca la realtà delle cose esteriori ma anche interiori, che un vecchio belga conosca le tue domande senza averti mai visto prima e che sappia darti anche delle risposte, dimostra che nulla avviene per solo caso e che ci sono dei segni intorno a noi che possiamo riuscire a cogliere non necessariamente soffrendo.

Ieri ho guardato ancora il video di natale, l’avevo tradotto in bianco e nero per coprire la scarsa qualità del girato, in realtà dovevo lasciarlo così com’era, con i colori di quel momento, ed è per questo che stamane l’ho riaperto, ho eliminato l’effetto bianco e nero e ne ho messo uno per accentuare i colori originali… ve lo regalo, anche se un pò in ritardo perchè il natale è passato, e spero che possa emozionarvi come continua a farlo con me.

un abbraccio forte
nicola

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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