Esercizio n.1: Il Respiro

10 Dicembre 2011
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1 minuto di lettura

Questo è il primo esercizio che devi apprendere. In realtà viene indicato come secondo ma la mia esperienza mi consiglia di proporlo come primo perché produce movimento del corpo, inoltre aiuta a prendere consapevolezza della posizione corretta del corpo e abitua a mantenere l’immobilità.

La durata dell’esercizio deve essere di almeno quindici minuti pieni,  inizialmente non è facile assumere la posizione in tempi rapidi. Ti potrai aiutare così: prepara venti minuti di musica, i primi cinque ti serviranno per realizzare la posizione correttamente, quando ti sentirai pronto inizia l’esercizio usando gli altri quindici minuti, quando la musica finisce puoi alzarti. Programmando determinati minuti di musica puoi rilassarti tranquillamente senza stare in ansia per il trascorrere del tempo, soprattutto se hai impegni. Ma se alla fine dei venti minuti non hai voglia di alzarti o senti l’esigenza di continuare nulla ti impedisce di farlo.

  • prepara l’ambiente adatto e la musica
  • assumi la corretta posizione cercando di rimanere immobile
  • respira tranquillamente, quando senti che il respiro e calmo e regolare puoi cominciare

Effettua una RESPIRAZIONE ADDOMINALE: inspira ed espira lentamente con la parte addominale. Durante la respirazione ripeti mentalmente (usando il tuo nome al posto dei puntini):

IO RESPIRO

AD OGNI RESPIRO MI RILASSO SEMPRE DI PIU’

…….. RESPIRA

…….. E’ RILASSATO

Effettua una RESPIRAZIONE COMPLETA ADDOME E TORACE: inspira con la parte addominale e blocca qui il respiro; inspira con i torace e blocca qui il respiro; espira con l’addome lentamente e poi con il torace (come un’onda).

Inizialmente continuare con questo tipo di respirazione può risultare stancante quindi alterna i due tipi di respirazione che ti ho descritto

Per la respirazione vera e propria non impiegare più di dieci minuti, il tempo rimanente impiegalo per entrare in armonia con il tuo respiro e per la fase del “sentirti”

Quando la musica finisce alzati lentamente oppure dondolati.

Ripeti questo esercizio e quando ti senti pronto passa all’esercizio della pesantezza prima della fase del “sentirti”.

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2 Comments

  1. Avanzo il primo commento a questo post visto che sto praticando questo esercizio.
    Come musica ho scelto Ommadawn di Oldfield, dei momenti un pò cervellotici sparsi qua e là per il brano mi hanno un pò deconcentrato ma nel complesso credo di aver capito le sensazioni e te le descrivo per una conferma.
    Come tu stessa suggerisci, nei primi 5 minuti mi sono mosso parecchio per trovare la posizione giusta, poi sono riuscito a stare fermo e concentrarmi sul respiro che solo dopo una quindicina di minuti è diventato rilassato e stabile. Non mi sono trovato molto a mio agio nel fare l’onda e ho preferito rimanere più a lungo sulla parte addominale, non so se ho fatto bene.
    Ad ogni modo credo di aver sentito qualcosa di interessante negli ultimi minuti, è stato come se non mi accorgessi più di respirare in quel modo e fosse diventata la cosa più naturale del mondo, ma la parte realmente interessante è arrivata al termine dell’esercizio. Non me la sono sentita di alzarmi subito e ho sentito il bisogno di passarmi le mani sul viso delicatamente, quasi a carezzarmi, e nel contempo sentivo come se i miei polmoni riuscissero ad assorbire una quantità d’aria enorme… è stata una sensazione molto piacevole difficile da descrivere, un senso di profonda serenità misto anche ad eccitazione… ho lasciato che altri 20 minuti passassero prima di alzarmi dal tappetino.
    Questo tipo di esperienza è in qualche modo assimilabile agli effetti comuni di questa tecnica?
    Un’altra domanda… anzichè il tappetino è possibile utilizzare il letto?
    Ti ringrazio in anticipo… un abbraccio e grazie per il tuo contributo su questo argomento

    • Ciao Art, sono felice di sapere che hai intrapreso questo percorso, e spero di aiutarti:
      – se il tipo di musica che hai scelto di deconcentra non cambiarla ma presta la tua attenzione ad un unico strumento, seguilo e rimarrai concentrato. Inizialmente non sarà facile rimanere concentrato sull’esercizio e al contempo prestare attenzione allo strumento scelto ma il tempo e l’abitudine alla musica scelta ti aiuterà. Scegli bene il suono da seguire, non deve essere obbligatoriamente il più rilassante, ad es. io preferisco il suono che ricrea nella mia mente il concetto di estensione dei tempo e spazio
      – riguardo la respirazione segui le tue esigenze, l’onda in effetti è stancante
      – il letto puoi usarlo certamente! Ma quando avrai seguito e perfezionato tutti gli esercizi ti consiglio di tornare al tappetino per qualche volta, secondo la mia esperienza le sensazioni risultano amplificate
      – infine riguardo le tue sensazioni: non ci sono limiti alle esperienze possibili, le tue mi sembrano compatibili all’esercizio… ma non preoccuparti di questo.

      Un abbraccio
      R.d.C

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