E’ sempre di notte che mi assale la malinconia, mi rigiro nel letto immerso in mille pensieri, guardo l’orologio maledicendo il sonno che non giunge e penso al domani, all’altro giorno.
Domani è un giorno importante, più di quelli che sono stati finora, è il giorno del ritorno a Gerusalemme, come ad Agnello piaceva ricordarmi; ricordo bene la volta in cui ho provato queste sensazioni: il giorno in cui sono partito da Montella. Sapevo che la quotidianità è sempre il momento più difficile, i mille impegni, il poco tempo per gli amici, tutta roba che frena le energie del cambiamento e ti tenta ogni giorno perchè si torni sui propri passi.
No, questa volta non posso davvero.
Non torno di là, il rischio è troppo grande, i ricordi fluttuano nella stanza e strane figure si affacciano da ogni parete.
Andrò via, lontano… anche se dovrò pur sempre tornare! Dovrò pur sempre affrontare una realtà ineluttabile: la solitudine di un uomo, la solitudine dell’uomo.
Nessun placebo per me, rigetto tutto… affronto il problema.
La musica mi accompagna, gli amici mi confortano ed il niente della notte non mi fa paura.
Resto sveglio, domani sarà un giorno difficile.
Siamo uomini, scorgiamo l’infinito, cosa vuoi che sia tutta questa temporanea malinconia…
Forte confermo questo messaggio, mi metto al piano e scrivo una canzone, un’altra canzone dedicata ad un amore che muore.
Buon compleanno a Fabio…………. (ultimo post del book)