7 Agosto 1995 Lunedì ore 10:25

7 Agosto 1995
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Certo l’estate non sarà la stagione migliore per scrivere, anzi direi che non è la stagione migliore per tutto quel che riguarda qualsiasi attività di pensiero, non c’è periodo dell’anno in cui mi sia sentito così arido come in questa fottuta estate ‘95.

Sono reduce da una meravigliosa serata trascorsa con Cristina e da una notte povera di sonno e ricca di angoscia e malinconia, ché il tempo tiranno non ama concedere ma mira sempre a sottrarre, e la sua lontananza mi dà sempre più angoscia. Lascia che ti dipinga con le parole quello che è successo ieri sera: lei sdraiata sulla stuoia ed io vicinissimo al suo corpo, entrambi incantati dalla situazione, dai suoni del mare, dai riflessi della luna e dal cielo punteggiato di stelle lucenti, due corpi ed una sola anima, il suo viso dolcissimo e i suoi occhi, a stento mi sono trattenuto dallo stringerla forte a me, ma è bastato sentire la sua mano che stringeva la mia, sono bastate le sue parole cariche di quei toni così rassicuranti che mi ripetevano di essere la cosa più importante per lei, un amico al quale non poter mai rinunciare. Ha lasciato F., e pare che la cosa sia dispiaciuta più a lei, nonostante tutto lo ama e non nego che questo non mi abbia e non mi stia causando problemi, sono riuscito a lasciarmi accusare di incapacità di capirla quando giustificava la sua definitiva decisione di abbandonarlo con la necessità di libertà che lei sentiva e che lui le rifiutava… forse avrei preferito che mi confessasse che lo aveva fatto per stare con me, ed ecco che me ne sono venuto fuori con i soliti discorsi sulle esigenze per cui uomo e donna differiscono. Come ho potuto accusarla di essere come tutte le altre, non lo pensavo e non lo penso neanche adesso che ragiono a mente lucida. Perché cerco sempre di smitizzarla, perché convincermi che non sia la persona che ho sempre cercato. In ogni caso ogni mio tentativo risulta inutile, le basta stringermi la mano, sussurrarmi un paio di dolci strafottute paroline all’orecchio, per portarmi bruscamente a quella realtà che confondo spesso col sogno.

A proposito di V., un nuovo esaurito entrato a far parte della banda coperchi di Cristina, chiaramente… niente, non mi va di parlarne.

Ho tante cose da dire ma non ne ho voglia, preferisco aspettare che questa situazione si stabilizzi, è difficile per lei abituarsi ad aver lasciato l’uomo con cui per quattro anni ha condiviso tante esperienze, un uomo che ama ancora. Spero che il mio sostegno morale la possa aiutare, almeno di questo sembra convinta, spero che non si lasci trasportare dalla sua generosità, non sopporterei che rinunciasse ancora alla sua libertà per fottuto amore. ‘ste pagine estive non sono affatto chiarificanti, spero in un inverno il più uggioso possibile.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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