Ohhh, il mio maestro sporgeva il viso fra le nuvole
mi sentivo sicuro quando avevo queste visioni.
Ohhh, sentivo te nel mio cuore
te dentro me e io dentro te, che meraviglia.
Nel mentre il passaggio obbligato nel corridoio acido
ha disperso la gioia a favore delle voci silenziose,
la mia testa vacilla, odo pianti di bambini.
Ohhh, c’è festa in piazza stasera
e avverto ancora te dentro me.
Ohhh, il maestro si affaccia ancora fra le nubi
prima o poi passerà e non lascerà alcuna traccia.
Piuttosto il pirata sospeso nello spazio
ha disperso la gioia a favore di una veloce caduta
la mia testa si sforza, urlo ma non riesco ad ascoltarmi.
Ohhh, la gente è andata via,
le balle di fieno si trascinano lungo la via
e avverto ancora te dentro me.
Ohhh, il maestro ha gli occhi rossi, occhi da sballato
è solo un buffone.
…e il cielo del Pamoghi, immobile come un quadro,
disperde il furore e l’esaltazione lasciando solo un’angoscia acida;
fortunatamente sento ancora te dentro me.