un messaggio dall’altro te

5 Febbraio 2011
2 minuti di lettura

Ciao Nicola. So già che ti stai chiedendo come sia possibile che qualcuno abbia postato sul tuo blog tramite il tuo account, magari ancor prima di leggere quello che ho da dire stai inviando un tickets al servizio di assistenza per verificare che non ci sia stata una violazione sul tuo server. E’ tutto in ordine, stai tranquillo, anzi spero di non turbarti troppo su quanto ho da rivelarti, immagino che per te sarà straordinario e chi legge il tuo blog probabilmente prenderà la cosa solo come un divertimento letterario.

Allora il fatto è questo, io sono te e sono appena deceduto per una cazzo di fuga di gas in cucina, niente di che, stavo accedendo il fornello per prepararmi il solito uovo alla cocque, e prima che mi accorgessi della puzza di gas, ero già saltato in aria… sai, da principio non ho neanche capito di essere morto, anzi, ho aspettato che l’acqua del pentolino cominciasse a fare le prime bolle, poi ho spento, ho messo l’uovo sotto l’acqua, ho preso il portauovo che ci ha regalato la mamma di Veronica (sai, le nostre vite sono molto simili), ho cominciato a mangiarlo, e poi… ho visto un pò di tv, poi mi sono chiesto perchè Veronica stesse tardando così tanto, ho chiamato ma non rispondeva, ho chiamato sua mamma, niente, poi ho provato coi miei genitori, gli amici, mi sono vestito e sono uscito per strada… tutto deserto… allora ho realizzato, ho ricordato il fuoco, poi è apparsa la solita luce bianca.

Non sto a raccontarti di come sono riuscito a scrivere sul tuo blog, ricordo solo di essere andato verso la luce e in quell’esatto momento di aver raccolto tutti i nostri “noi”, quelli degli universi paralleli, e quelli delle vite precedenti, non sai che senso di onnipotenza si provi a ricevere nella propria mente in un sol colpo migliaia di vite… si, credo si trattasse di un migliaio almeno.

C’è un “noi” vissuto nel medioevo, un musicista di strada giramondo, solo 30 anni di vita ma trascorsi girando il mondo e cantando le gesta dei vari re, conti, principesse, e poi uno scrittore vissuto in epoca rinascimentale, poca fortuna ma tanta sensibilità, e tanti altri, e sai, non mi stupisce che la maggior parte sia artisti.

Bene, a questo punto ti starai chiedendo chi ti ha tirato questo scherzo e se a breve non riceverai una telefonata di un amico che si sganascerà dalle risate. Forse succederà, nel frattempo però continua a leggere, se non altro inganni l’attesa.

Ho letto il tuo blog, che tral’altro nel mio universo avevo anch’io, e mi sono divertito a scovare tutte le piccole e grandi differenze tra i nostri due universi, ad esempio leggo che ancora devi far uscire Alle porte del paradiso, io pensa che prima di morire stavo per finire Spettri, il lavoro che in questo momento scommetto hai solo abbozzato, però hai Linea di confine che io non ho mai scritto… ah, poi ho visto che nostra sorella nel tuo universo ha due figli, nel mio invece il terzo, una femmina, è nato giusto 1 settimana fa. Ancora una cosa, quella testa calda del nostro batterista, già Riccardo, nel mio universo non ci siamo mai separati, nel tuo invece sembra che dovrai cercarti un batterista o fare pace (ti consiglio la seconda). Quel testa di minchia di nostro fratello invece? Nel nostro universo è in giro per il mondo, qui ci sono gli altri “lui” ma non proprio lui, quindi immagino che sia ancora in giro. Dal tuo blog non ho appreso granchè, magari me lo dirai tu (spero il più tardi possibile).

Adesso però pubblico quello che ho scritto, perché se qui salta il collegamento non saprai neanche della “nostra” esistenza. Perdona gli errori  ma devo fare in fretta e non ho tempo per tornare sull’ortografia.

Mi raccomando goditi la vita, qui è straordinario, ma un pò troppo tranquillo rispetto a là sotto

Ti abbraccio e a più tardi possibile

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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