Tutte le mattine
Tutte le mattine, sempre le stesse cose
la televisione, strumento del potere
io, la mia vita lineare
tutte le mattine, tutto lineare
niente di nuovo, né di cattivo
lineare, senza emozioni.
Tutte le mattine vorrei sprofondare nel buio dell’insensibilità
così da non dover più star male, né studiare per mamma e papà
Tutte le mattine insostenibili dolori al petto
fulmini di ghiaccio rasenti sul mio volto.
Aria di festa c’è stasera a casa sua
vorrei anch’io giocare, invece di starmene qui.
La sua amica dice che sono perso, perso negli occhi suoi
dice che sono fuso, fuso dei capelli suoi.
Tutte le mattine ancora a voler sprofondare nel buio dell’insensibilità
là dove i fiori non hanno colori
là dove l’amore non ha verità
là dove non vi sono più dolori
là dove non ha nessun senso la parola libertà.
Non è giusto che a diciotto anni si sia costretti a scrivere queste cose.